Schianto fra due auto, muore a 56 anni 

La vittima andava con il marito e la figlia a fare acquisti per l’imminente matrimonio dell’altro figlio. Grave la giovane

ATESSA. «Amore mio, come faranno i nostri nipotini senza di te?». Antonio Strizzi urla disperato, in ginocchio accanto al corpo senza vita della moglie Donatella Salvatore, 56 anni. L'uomo, 60 anni, di Civitaluparella, è uscito praticamente illeso dallo schianto tra la loro Dacia Sandero e un Suv, avvenuto nella zona industriale di Atessa, nel quale la moglie ha perso la vita e la figlia Francesca, 36 anni, è rimasta gravemente ferita. Lievemente ferito anche il conducente del Range Rover Evoque, M.S., 50 anni, di Altino, titolare di un'azienda artigianale in Val di Sangro.
LO SCHIANTOLa famiglia Strizzi, i genitori e la figlia maggiore, erano partiti da casa, ieri mattina, diretti nella zona di Atessa per fare gli ultimi acquisti in vista del matrimonio dell'altro figlio, Giuseppe, in programma il 4 giugno. Alla guida dell'auto c'era Donatella Salvatore, casalinga, 57 anni il prossimo 23 giugno. Alle 10,35 circa la Dacia Sandero è uscita dalla rotatoria sulla strada provinciale 119 ed ha imboccato via Genova per immettersi sulla principale via Italia, all'incrocio davanti allo stabilimento Honda Italia. In quel momento, da sinistra, proveniva il Suv che, per cause in corso di accertamento, ha travolto l'auto. L'impatto è stato violento. I due veicoli sono finiti fuoristrada, nella scarpata: il Suv dopo aver scardinato un cartello stradale e la Dacia continuando la sua corsa per diversi metri, prima di arrestarsi a un metro dalla recinzione di un'altra azienda.
UN MORTO E TRE FERITILe condizioni della conducente e della figlia, che viaggiava dal lato passeggero, sono apparse subito gravi. Sul posto sono arrivate le ambulanze del 118 di Atessa e di Torricella Peligna, e si è alzato in volo anche l'elisoccorso. La 56enne era incastrata nell'abitacolo e per tirarla fuori è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco di Casoli. Il suo cuore, nel frattempo, ha smesso di battere. Stabilizzata sul posto e trasportata in elisoccorso a Pescara, invece, la figlia. Dopo gli accertamenti la donna, madre di due bambini, è stata ricoverata in Neurochirurgia, con prognosi di 60 giorni, per probabile lesione midollare. Antonio Strizzi, che viaggiava sul sedile posteriore, e il conducente del Suv sono stati portati in ospedale a Lanciano, per ferite giudicate guaribili in pochi giorni.
L'INCHIESTALe indagini sullo schianto mortale sono affidate ai carabinieri di Atessa, diretti dal capitano Alfonso Venturi. Sulla donna non è stata disposta l'autopsia. Il procuratore di Lanciano, Mirvana Di Serio, ha dato il nulla osta per la restituzione della salma alla famiglia. Gli accertamenti sui mezzi, sequestrati, chiariranno la dinamica dell'impatto. Al momento non ci sono immagini di telecamere né testimoni per dire con certezza cosa sia accaduto, se la Dacia si sia fermata allo stop per dare la precedenza o se il Suv viaggiava a velocità sostenuta. L'impatto, di fatto, è avvenuto sulla carreggiata percorsa dal Range Rover. Il conducente, sottoposto al test dell'etilometro, è risultato negativo. Nelle prossime ore la Procura di Lanciano aprirà un fascicolo, non è chiaro se per il reato di omicidio colposo o stradale, per il quale, al momento, non sussistono chiare aggravanti. A M.S. non è stato notificato nulla, ma non è escluso che venga iscritto successivamente nel registro degli indagati. Ieri mattina momenti di tensione ci sono stati quando il figlio della vittima, giunto sul luogo dell'incidente, ha provato ad avvicinarsi al conducente del Suv, prontamente fermato dai carabinieri che lo hanno ricondotto alla calma.
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