Servizio di riscossione in panne, l’opposizione annuncia battaglia 

L’assemblea richiesta dalla minoranza, Di Iorio: «Aspettiamo le risposte che finora non sono arrivate» La giunta chiamata a fare chiarezza sulle entrate della Tari e sul prossimo affidamento in gestione

CHIETI. Teateservizi torna al centro della bagarre politica in un consiglio comunale straordinario interamente dedicato alla società fallita. La seduta per qualcuno servirà a chiarire i punti ancora oscuri sul futuro della riscossione dei tributi, per altri invece si riduce a una «inutile passerella». L’appuntamento, indetto dal presidente Luigi Febo per domani alle 18.30, sicuramente sarà terreno di scontro tra maggioranza e opposizione. E non solo. Perché anche il polo civico vorrà rimarcare la distanza su alcune scelte del centrosinistra.
A chiedere il consiglio su Teateservizi è stata l’intera opposizione che ha firmato in blocco – compreso il “neo acquisto” Alberto Chiavaroli – l’unico punto all’ordine del giorno. Primo firmatario è il capogruppo Lega Mario Colantonio: «Siamo preoccupati per il futuro della riscossione, un servizio quanto mai importante per un Comune in dissesto come il nostro», dice il consigliere, «perciò sollecitiamo sindaco e giunta, con l’urgenza del caso, a verificare e riferire in aula sulle procedure per garantire le entrate tributarie dell’ente, con particolare riferimento alla riscossione della Tari per il 2024, al fine di dare ampie risposte sulla sostenibilità finanziaria dell’ente. Chiediamo anche di riferire sulle operazioni per garantire il livello occupazionale delle professionalità che hanno lavorato a Teateservizi e di adottare tutti gli atti necessari alla curatela fallimentare per richiedere l’esercizio provvisorio per la riscossione dei tributi».
Anche per il capogruppo di “Chieti viva”, Giampiero Riccardo, «siamo davanti a una situazione che mette a rischio tutti i servizi essenziali dell’ente. Non è tollerabile dover ulteriormente assistere al gioco dello scaricabarile o del nascondino. Nessun Comune può rinunciare alla riscossione, ancor di più quello di Chieti costretto al dissesto. Non possiamo permetterci ulteriori ritardi anche perché a breve ci sarà la Tari 2024 da riscuotere». Per il capogruppo della lista “Di Iorio sindaco” Bruno Di Iorio «l’auspicio è che nel consiglio straordinario possano finalmente arrivare dall’amministrazione Ferrara tutte quelle risposte che attendiamo da troppo tempo, ma soprattutto parole chiare ed esaustive sulla riattivazione dei servizi di riscossione».
Rincara la dose la capogruppo di “Azione politica” Serena Pompilio: «A più di 60 giorni dal fallimento della Teateservizi nessuna risposta dalla giunta sul tema riscossione tributi. Soluzioni che dovevano essere già pronte sui tavoli con uno sbandierato Piano B che non è mai esistito. La metà dei consiglieri comunali costretti a convocare un consiglio straordinario affinché si assumano decisioni che non sono ancora pervenute. Il contratto-ponte esiste? L’affidamento e la gara europea sono in itinere? Tanti proclami ma pochi fatti concreti che la città, i dipendenti a spasso, i servizi in bilico richiedono perché si tratta di una necessità quella delle veicolo delle entrate che non può rimanere oltre senza risposte».
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