Sevel assume 40 interinali fino a maggio 

Via ai nuovi contratti di somministrazione. D’Alonzo (Ugl): puntare alla regolarizzazione nonostante l’emergenza Covid

ATESSA. Sono entrati ieri nello stabilimento Sevel di contrada Saletti, 40 nuovi dipendenti con contratto di somministrazione. Saranno impiegati una metà nella logistica e il resto nel reparto Ckd che produce pezzi che vengono esportati nel Sudamerica, in Messico. Il contratto dei 40 neo assunti scadrà a fine maggio. «Siamo soddisfatti dell’ingresso di nuova forza lavoro», commenta il segretario provinciale Ugl, Antonio D’Alonzo, «e auspichiamo che i somministrati siano regolarizzati. Sevel si conferma una realtà produttiva estremamente importante per l’economia della Val di Sangro e l’intero Abruzzo. Laddove altre fabbriche si fermano, Sevel, nonostante l’emergenza coronavirus, continua ad assumere».
E anche la produzione ha raggiunto quest’anno ottimi livelli. L’impianto Fca di Atessa ha prodotto, al 31 dicembre, 257.026 veicoli. Per il prossimo anno le prospettive sono ancora più ottimistiche, arrivando al pieno regime produttivo con oltre 300mila veicoli. Rassicurazioni sono arrivate anche sul fronte della fusione tra Fca e Psa e la nascita di Stellantis, quarto gruppo automobilistico mondiale.«Questa fusione», riferisce D’Alonzo, «è stata giudicata positivamente dal Ceo del gruppo, Carlos Tavares, visto che l’unione è avvenuta tra due gruppi che vanno bene sul mercato. Unico rammarico, a mio parere, è che in questa operazione così importante non sia intervenuto il governo».
Intanto Sevel si prepara all’ennesimo scatto di reni. Nei prossimi mesi sono stati annunciati investimenti sul plant industriale per consentire il rinnovo del modello del Ducato (una sorta di refresh con l’adozione di nuovi propulsori oltre a nuove caratteristiche). E andrà a regime la produzione dell’E-Ducato, il modello completamente elettrico che in questi ultimi mesi è stato perfezionato e ottimizzato dal punto di vista della resistenza delle batterie e che sarà pronto a macinare nuove quote di mercato. Il gradimento del furgone più amato in Europa è confermato anche sul fronte delle basi camper, un settore in fortissima ascesa anche a seguito della pandemia.
©RIPRODUZIONE RISERVATA