«Sono furbetti che giocano con la politica»

J’accuse di Santorelli al suo partito, An, e al centrodestra: metodi molto dannosi

ORTONA. Il barometro politico di Alleanza nazionale segna sempre tempesta. Dopo gli interventi del coordinatore regionale Teodoro Buontempo e della candidata consigliera Annarita Guarracino arrivano anche le dichiarazioni di Tommaso Santorelli, medico, secondo degli eletti per An, ex assessore ai lavori pubblici non riconfermato nella seconda giunta di Nicola Fratino, in politica da oltre 30 anni. «Sento il dovere di spiegare a chi mi ha votato cosa è successo nel partito», dice, «voglio chiarire che non si tratta di nulla di personale ma la questione è politica, ormai da dieci anni».

Santorelli chiarisce che non intende lasciare il partito e si impegna a ricoprire il ruolo di consigliere comunale con correttezza e trasparenza. «Sono profondamente dispiaciuto per la delusione che stanno provando i cittadini che mi hanno votato e non solo anche perché sono l’unico candidato eletto nella zona che si estende da Villa Grande a Colombo», afferma Santorelli, «non può essere sottovalutato il fatto che proprio a Villa Grande An ha raggiunto la percentuale del 23 per cento, più di ogni altra sezione sul territorio. La mia amarezza personale deriva dai metodi da me non condivisi, in questa come in altre circostanze. Nove anni fa, primo degli eletti in An, ero stato proposto come presidente del consiglio ma, poco prima del consiglio comunale, sono stato escluso e, con grande correttezza, ho votato per Giorgio Di Salvatore proposto dal partito. Per ammissione di una parte del direttivo di allora quella fu una manovra organizzata e confermata in pubblico».

Santorelli è un fiume in piena e, tornando alle faccende di oggi, spiega che martedì scorso, prima del consiglio, si è tenuta una riunione del partito con gli eletti, il presidente e il coordinatore, durante la quale aveva chiesto di essere messo al corrente delle trattative nella coalizione senza avere risposta. «Durante quell’incontro ho sostenuto che An avrebbe dovuto mantenere le proprie posizioni nel rispetto degli elettori e di una logica e di una etica politica che purtroppo non vedo più», continua, «non credo che comportamenti da furbetti di quartiere possano giovare alla politica e alla città anzi credo che siano un cattivo esempio per i giovani e per tutti i cittadini. La gestione di An è politicamente scorretta perché presunti leader che come Diogene cerco senza trovare giocano ogni giorno con la politica. Auguro al sindaco Nicola Fratino e alla giunta un proficuo lavoro pur convinto che questi metodi siano dannosi. Al sindaco voglio dire che anche nella funzione di notaio è sempre opportuno che vengano ascoltati tutti gli interessati».

In consiglio comunale l’ex assessore s’impegna a svolgere la funzione di rappresentante delle esigenze dei cittadini e non si limiterà a votare le scelte della giunta. Per il piano regolatore che sarà rivisto chiederà, qualora ci fossero variazioni che interessino delle particelle, che vengano esposti i nomi dei proprietari dei terreni e le modifiche apportate. «A garanzia della massima trasparenza nei confronti dei cittadini».