TRAGEDIA NEL TUNNEL

Spunta una testimonianza: «Ho visto il furgone sbandare» 

Vito Liberatore, 29 anni, tornava a casa a Francavilla dalla sua Federica dopo il lavoro. Il giovane schiacciato nello schianto contro il furgone. Funerali oggi a Roccamontepiano

CHIETI. Stava tornando a casa dopo un’intera giornata di lavoro. Ad aspettarlo c’era la sua fidanzata, con cui conviveva da poco tempo. Gli serviva solo la sicurezza di un lavoro stabile, per metter su famiglia con lei e realizzare i suoi sogni. Ma Vito Liberatore a casa a Francavilla da Federica De Luca non ci è mai arrivato. Alle 21.45 di venerdì notte la Smart bianca e nera del 29enne di Roccamontepiano si è scontrata con il furgone guidato da un 26enne di Montenero Di Bisaccia, Francesco Gentile, ora ricoverato all’ospedale di Chieti. Lo schianto è avvenuto nella galleria Le Piane, sulla variante di Francavilla al Mare. La Smart procedeva in direzione Pescara, il furgone, un Iveco Daily della Safar (cooperativa farmaceutica di Pescara), in senso contrario. Secondo i primi accertamenti della Polizia stradale al comando del dirigente Agnese Pane, sarebbe stata la Smart ad invadere la corsia opposta per cause tutte da accertare. La dinamica è al vaglio del sostituto procuratore Lucia Campo, sul cui tavolo ieri mattina sono arrivati i verbali della Stradale. Gli agenti della Stradale non hanno trovato testimoni per ricostruire la dinamica dell’incidente e hanno lanciato l’appello: «Se c’è qualcuno che ha visto, si presentasse a testimoniare per permetterci di ricostruire l’accaduto».
Ci sarebbe almeno un testimone che ha visto tutto. È un operaio di Pescara che si è fermato anche a fornire i primi soccorsi. Chiede riservatezza, ma assicura che nel giro di poche ore si presenterà alla Stradale per dire quanto ha visto. Riferirà che ha visto il furgone sopraggiungere all’imbocco della galleria, urtare con la gomma il lato destro dell’ingresso del tunnel e così sbandare in mezzo alla strada. Il furgone è poi andato a fuoco. Il 26enne alla guida è riuscito a scendere prima che l’incendio si propagasse, nonostante il forte dolore al ginocchio. Per Vito, invece, non c’è stato nulla da fare.
La battuta sempre pronta, la simpatia esplosiva, una naturale schiettezza e disponibilità, facevano di Vito un ragazzo amatissimo nella compagnia di amici. Era un giovane che si dava da fare e di mestiere aveva fato un po’ di tutto, dal cameriere all’operaio edile. Per un po’ di tempo aveva lavorato alla Tecnomeccanica Sud di Fara Filiorum Petri, dove lavora ancora il fratello Giovanni. Da qualche mese, invece, stava lavorando con una cooperativa che svolgeva servizi per l’azienda di lavorazione delle carni Jubatti di Pretoro. Era proiettato sul suo progetto di vita con Federica, nata a Pescara ma residente a Francavilla, barista nel bar di Pretoro, L’Angolo del Sole.
I funerali si terranno oggi pomeriggio alle ore 15.30 nel Santuario di San Rocco. Saranno officiati dal parroco padre Boban e dal rettore del convento dell’ordine del San Francesco Caracciolo padre Giulio Capetola.