Stellantis ufficializza le chiusure estive 

Lo stabilimento della Val di Sangro si ferma dal 5 al 18 agosto. E cento trasfertisti rientrano temporaneamente a casa

ATESSA. Due settimane piene di pausa (dal 5 al 18 agosto compresi) e una giornata e un turno notturno di riposo per la festa della Liberazione. La direzione aziendale Stellantis ha comunicato ieri ai rappresentanti sindacali aziendali (rsa) il piano ferie per i prossimi giorni e i mesi estivi. La chiusura dello stabilimento dei furgoni commerciali leggeri sarà collettiva, ovvero riguarderà tutti i dipendenti e a copertura delle due settimane verranno utilizzate, nell’ordine, ferie e permessi annui degli anni precedenti a quello corrente non ancora fruite; ferie del 2024 e permessi del 2024 a fruizione collettiva. È stato raggiunto anche l’accordo per la chiusura del solo terzo turno, quello notturno, di mercoledì 24 aprile, che precede un giorno rosso sul calendario, e per l’intera giornata di venerdì 26 aprile. Il reparto Ckd della lastratura lavorerà invece regolarmente. La consuetudine di concedere dei giorni o turni in più a cavallo di giornate festive è in voga in Stellantis solo da qualche anno e risente probabilmente della crisi delle forniture di materiale, della crisi economica e del passaggio ai motori elettrici. Allo stesso tempo l’azienda in questo modo intende limitare l’ancora massiccio fenomeno di assenteismo in fabbrica. In passato, con una capacità produttiva dello stabilimento che ha spesso sfiorato il livello massimo consentito, si è lavorato nei giorni precedenti e successivi la Liberazione e anche in qualche primo maggio. In questo periodo la fabbrica gioiello, che mantiene il primato di una delle più produttive del gruppo assieme a Pomigliano (dove si realizza la Panda), è alle prese tuttavia con la nuova fase organizzativa per la costruzione del My24, il nuovo modello di furgone commerciale più performante e con maggior abbattimento di consumi di gasolio e Co2, che comporta una leggera flessione dei veicoli cabinati. Per questa ragione circa 100 trasfertisti, a partire dal 2 maggio, torneranno negli stabilimenti di appartenenza. Si tratterebbe di una fase transitoria e limitata al passaggio dal vecchio furgone al nuovo.
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