Sulla strada il disegno delle antiche coperte 

Taranta. Iniziativa del Comune incentrata sull’attività dei lanifici che hanno fatto la storia del paese 

TARANTA PELIGNA. Una strada che sembra una lunga coperta e, quella che era una via sconnessa con bitume e mattonelle in cemento, diventa un’opera d’arte. E già arrivano i turisti. Taranta è il paese dei lanifici e delle coperte in lana, beni portati in dote e che spesso hanno travalicato i confini nazionali. Cosa c’entra la via in questione, attualmente Gravara e anticamente via Tiratore perché lì abitavano i "tiratori" della lana che lavoravano nei lanifici? Lo spiega il sindaco Gian Paolo Rosato. «Una sera dell'inverno 2020 subito dopo una giunta eravamo nella mia stanza e stavamo individuando le opere da programmare», dice Rosato. «La strada era una priorità perché rovinatissima, ma abbiamo iniziato a pensare quanto sarebbe stato bello darle un tocco di unicità». E qui scatta l'idea. «Dal computer vediamo un particolare di una coperta di Taranta e pensiamo subito come fossero delle vere e proprie opere d'arte. Ci guardiamo e praticamente assieme diciamo: facciamo così la discesa Gravara». Detto fatto: si affida la progettazione, che prevede una soluzione tecnica coraggiosa e intelligente: disegnare con resine speciali e realizzare modelli ad hoc grazie agli artigiani. Il Comune si mette a caccia di fondi e li trova. E trova anche la ditta disposta a realizzarla. Ma prima fa un importante passaggio. «Una volta avute in mano le caratteristiche tecniche e i primo disegni abbiamo convocato i residenti della strada», afferma il sindaco, «e fatto vedere l’idea. Abbiamo proposto di fare una scelta, un po’ meno comoda perché la strada diventerà una Ztl ma con un telecomando una volta istallati i dissuasori a scomparsa. Ma avrebbero avuto davanti casa un'opera unica che avrebbe attratto turisti. I residenti si mostrano felici e ci danno qualche consiglio utile che noi recepiamo e facciamo entrare nel progetto».
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