Torri con le crepe, chiarimenti sul restauro 

Lanciano. Incontro Comune-Provincia su progetto e fondi. Miscia (Pd): c’è la strada dell’Art Bonus

LANCIANO. «Il Parco delle arti musicali non ospiterà uffici pubblici. La Provincia, proprietaria del Parco che comprende una parte delle Torri montanare, ha infatti detto “no” a uno scambio con il Demanio che prevedeva la cessione del bene. Ora bisogna lavorare assieme per il restauro delle Torri, simbolo della città». È l'assessore ai lavori pubblici Paolo Bomba a fugare i timori di una cessione del Parco e delle Torri dalla Provincia al Demanio nell’ambito di uno scambio di beni per realizzare una scuola a Chieti. «Ho partecipato all'incontro Provincia-Demanio perché il Comune di Lanciano ha la concessione del Parco fino al 2029. Ma il parere, negativo alla cessione, non è servito perché è stato il presidente Francesco Menna a rinunciare allo scambio. Altra questione invece di cui dobbiamo discutere con la Provincia è il restauro delle Torri». Nei giorni scorsi c’è stata infatti la segnalazione di crepe che stanno spostando alcuni mattoni del parapetto sul lato ex De Giorgio, oltre alla mancata pulizia del verde che mina la stabilità delle Torri. Il Comune aveva rigirato la palla alla Provincia in quanto proprietaria del Parco, invece in base alla concessione dell’area è al Comune che spetta la manutenzione ordinaria e straordinaria delle Torri.
«Ci siamo chiariti, non c’è nessun rimpallo ma la voglia di collaborare per il restauro che è impegnativo», precisa Bomba. «Ci sarà un altro incontro per parlare di progetti e dei canali per trovare i finanziamenti». «La Provincia farà tutto ciò che è possibile per preservare il Parco delle arti musicali e lasciarlo alla sua vocazione, cioè quella di fare musica, ospitare le associazioni musicali», precisa il presidente Menna. «Non lo cederemo perché rappresenta un gioiello per tutti noi abruzzesi. Col Demanio apriremo altre strade per andare a fare le compensazioni dovute rispetto all'intervento sul sistema scolastico chietino. Ringrazio l'amministrazione comunale di Lanciano che rispetto a queste vicende ha collaborato con la Provincia».
Ma una strada per i fondi la indica la consigliera, ex assessore alla cultura giunta Pupillo, Marusca Miscia. «La precedente amministrazione Pupillo ha ripristinato la funzionalità della Piazza d'armi e del Parco per rendere gli spazi fruibili e a norma, in grado di ospitare eventi in sicurezza», ricorda. «E ha messo le basi per avviare un progetto di raccolta fondi con l'inserimento delle Torri montanare sul portale dell'Art Bonus dove c’è un progetto di restauro conservativo da 1,2 milioni di euro. L’amministrazione dovrebbe impegnarsi, anche con una campagna di comunicazione, per invitare mecenati a fare donazioni che poi si possono recuperare con la dichiarazione dei redditi e provare ad andare avanti con il progetto, da aggiornare. Purtroppo, vedo invece indifferenza e negligenza verso uno dei simboli della città».
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