«Troppi rintocchi dalla campana» In trenta protestano col vescovo 

Lettera dei residenti alla Curia: «Non è una parrocchia e non ha celebrazioni tali per questo utilizzo» Monsignor Cipollone chiama un tecnico: «Stupito dalla lettera, faremo accertamenti sui decibel» 

LANCIANO. «Le campane della chiesa di Santa Chiara suonano ogni quarto d’ora per 12 ore di fila ogni giorno: i rintocchi vanno limitati». A protestare sono alcuni residenti della zona di Santa Chiara per il suono “insistente” della campana della chiesa. Residenti che hanno scritto al Comune e all’arcivescovo Emidio Cipollone per porvi rimedio. La Curia ha avviato accertamenti.
Bbòmme, bbande e campàne, écche Làngiane!: in questo detto sono racchiuse le feste di settembre in onore della Madonna del Ponte. Giorni – Covid a parte - in cui le “bombe”, ossia i fuochi pirotecnici, colorano il cielo, la banda tiene concerti nelle strade e le campane suonano a festa. E sempre a una campana, la Squilla in cima alla Torre civica, è legata una delle tradizioni più amate dai lancianesi. Ma, ad alcuni, il suono delle campane dà fastidio; è il caso di alcuni residenti della zona di Santa Chiara. Questi lamentano che i rintocchi ci sono ogni quarto d’ora per l’intera giornata (non di notte). Un suono acuto che diventa a tratti, per loro, assai fastidioso. A farsi portavoce del disagio E.R., che ha scritto al Comune e al vescovo Cipollone per spiegare la situazione e porvi rimedio.
«La chiesa, affidata all’Arciconfraternita morte e orazione di San Filippo Neri, non è una parrocchia e non presenta stabili celebrazioni eucaristiche o altri eventi liturgici che potrebbero giustificare il regolare uso delle campane», evidenziano i residenti, «quindi chiediamo di regolarizzarne l'uso secondo quanto stabilito dall'articolo 844 del codice civile e della circolare 33 del 2002 della Conferenza episcopale italiana (Cei)».
«Sono rimasto sorpreso dalla lettera», risponde l’arcivescovo Cipollone, «perché finora non erano mai giunte proteste per il suono della campana della chiesa di Santa Chiara che mi risulta batta i rintocchi negli orari consentiti dalla legge, dalle 7 alle 21, e non superando i decibel». Il vescovo, dopo aver ricordato anche il valore sociale dei rintocchi, chiede ai residenti di avere pazienza nell'attesa che si facciano le verifiche del caso. Poi però, verso E.R. si lascia andare in tono scherzoso e amichevole, visto che lo conosce, a un consiglio più “casalingo”. «Se mi permette», scherza il vescovo, «le consiglierei per i primi tempi l'uso dei tappi per le orecchie, rimedio antico ed efficace!». Una battuta fatta per sdrammatizzare a cui è seguito subito l'impegno a risolvere il problema. Un impegno ancora più forte ora che è arrivata una nuova lettera a firma di una trentina di residenti che manifestano lo stesso disagio. «Al di là della petizione mi sono già attivato per risolvere questo disagio», chiude il vescovo. «C’è un tecnico chiamato per le verifiche e se dovesse rilevare un superamento dei decibel o del tempo dei rintocchi, faremo spegnere le campane. Per fortuna è un problema non grave e risolvibile con grande serenità».