Un anno per la mammografia in ospedale

Attesa di sei mesi per ecografia ed esame ai nei. Tempi lunghi anche per le visite sportive

LANCIANO. Mentre Comune e Asl continuano a dividersi sulla questione dello spostamento dell'ospedale fuori dal centro città, al Renzetti si continua a soffrire per l'allungarsi della liste di attesa. Sono centinaia gli utenti costretti ad attendere più di un anno per eseguire ecodoppler e mammografie, sei mesi per ecografie ed epiluminescenza. Da gennaio ad oggi la situazione è peggiorata.

Risonanza magnetica cervicale ad aprile ed epilumiscenza a maggio: sono le due prenotazioni effettuate ieri al Cup da un operaio di Lanciano. «Ho atteso un'ora per prenotare», racconta G.C., «e mi sono sentito rispondere che per la risonanza magnetica dovevo andare a Vasto e che la prima data utile era aprile 2012, mentre la visita dermatologica con epilumiscenza la potevo effettuare a maggio. Dovrò rivogermi al privato e sbrosare, per la risonanza almeno 120 euro», conclude amareggiato.

Ma sono decine gli utenti alle prese con l'allungarsi dei tempi di attesa in ospedale e in particolare nel reparto di radiologia. L'ecodoppler resta il "tallone d'Achille": un' attesa biblica di 17 mesi (a Chieti scende a 5). Ma si aggiunge anche la mammografia: lo scorso anno si aspettava al massimo 120 giorni, oggi non meno di un anno. L'attesa per l'ecografia è di 181 giorni, 114 giorni in più rispetto a tre mesi fa. Anche per la Tac salgono le attese come per i raggi.

Perchè? Pesano in Radiologia la mancanza di medici - una radiologa è attesa da Vasto - e le richieste dal pronto soccorso che, dalla chiusura del presidio casolano, ha raddoppiato le prestazioni. Ieri la sala di attesa della radiologia era stracolma di utenti. A questi si sono aggiunti i pazienti interni scesi in reparto dall'unico ascensore presente (che trasporta degenti, cibo, cambi e defunti) e persone che giungevano dal pronto soccorso.

Situazione che si aggraverà con l'entrata in funzione della risonanza magnetica. La prova sperimentale su due pazienti è andata bene: il macchinario ha avuto il via libera per l'utilizzo in reparto. C'è però, una sola dottoressa a lavoro e non basta.

Ci sono poi le liste per le visite: per quelle oculistiche bisogna armarsi di pazienza e aspettare 7 mesi, cinque per il neurochirurgo. Persino le visite ginecologiche si sono allungate a 103 giorni, mentre per una morfologica se ne aspettano 70: la prenotazione avviene praticamente al terzo mese di gravidanza per eseguirla al quinto come previsto.

Tempi lunghi anche per le visite medico-sportive. A Castel Frentano le prime date disponibili sono a fine gennaio, ma la stagione sportiva è iniziata il mese scorso. Molti atleti, come è successo ad alcuni ragazzi di Lanciano, si sono dovuti rivolgere a San Salvo, a 53 chilometri di distanza, per effettuare le prove da sforzo.

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