Un turismo terremotato

Presenze negli hotel in calo del 7-10 per cento.

VASTO. Calo di presenze stimato tra il 7 e il 10%, il crollo scongiurato soltanto “grazie” alla riapertura anticipata degli hotel chiamati a ospitare gli sfollati aquilani e stagione allungata anche con la festa nazionale dell’Italia dei Valori. In attesa dei dati ufficiali, gli albergatori di Vasto tirano le prime somme della stagione estiva appena conclusa e mentre la spiaggia di San Salvo si conferma la meta preferita del turismo “mordi e fuggi”, soprattutto il sabato e la domenica.

Gli ultimi ombrelloni sulla spiaggia vastese sono stati tolti qualche giorno fa, con le prime piogge, anche se gli ultimi turisti sono ripartiti agli inizi di settembre.
Le presenze. La flessione maggiore è stata registrata in giugno e luglio, mentre in agosto, in particolare a Ferragosto, gli hotel si sono riempiti. «La crisi economica non ha risparmiato nemmeno il turismo. Il villeggiante», sottolinea Simone Lembo referente provinciale di Assoturismo-Confesercenti, «chiede sconti e pacchetti e aspetta i last minute per prenotare e gli albergatori vastesi si sono adeguati a queste nuove richieste. A inizio stagione gli operatori si aspettavano un calo del 20-30%, invece le perdite sono state contenute nonostante il tempo che nelle prime settimane non è stato bello».

Il turista-tipo.
Si sposta in famiglia, proviene principalmente dalla Campania, dalla Puglia e dal Lazio dove il consorzio albergatori Golfo d’oro ha investito in campagne pubblicitarie e promozione. Soggiorna in media una settimana, le coppie giovani, invece, preferiscono pochi giorni, anche solo un week end magari in un b&b. Le partenze e gli arrivi degli stranieri - pochi ancora e principalmente del Nord Europa - continuano invece a concentrarsi soprattutto a maggio. Nel luogo scelto per le vacanze cercano spiaggia pulita, parcheggi e servizi di qualità, meglio se a costi contenuti rispetto ad altre località balneari più blasonate. Purtroppo durante le vacanze non sono mancate segnalazioni e lettere di protesta inviate anche al Centro, di turisti insoddisfatti per i servizi e soprattutto per i prezzi.

Terremoto e Idv
. In tempi di recessione economica e di bizze meteorologiche che si sono concentrate tra giugno e luglio, le strutture ricettive cittadine hanno avuto la possibilità di aprire ad aprile, in netto anticipo, la stagione lavorativa fornendo alloggi agli aquilani sfollati dopo il terremoto (ad oggi 350 sono ancora in hotel) e l’hanno chiusa lo scorso fine settimana. Per la quarta festa nazionale dell’Italia dei valori, solo al centro prenotazioni del Palace hotel che ha coordinato l’accoglienza e smistato gli ospiti in una decina di strutture ricettive, ne ha registrate 1300 per tre giorni.

San Salvo
. Regge bene la stagione nella vicina San Salvo dove si fa strada il turismo pendolare. «Il calo si è concentrato a giugno e nella prima metà di luglio a causa del cattivo tempo oltre che della crisi economica. La ripresa c’è stata dalla seconda metà del mese a fine agosto», spiega l’assessore al turismo, Mauro Naccarella (lista di centrosinistra). Il turista-tipo è pendolare, trascorre la giornata in spiaggia e il riscontro sull’aumento delle presenze giornaliere è arrivato dal confronto con i ticket per i parcheggi e gli abbonamenti venduti rispetto all’estate 2008.

Gli abbonamenti stagionali venduti sono stati 2473, quelli settimanali 614, mentre quelli a prezzo ridotto per gli over 65, sono stati 482. «Nonostante la crisi economica e la scelta dell’amministrazione di proporre solo alcune manifestazioni e dirottare la maggior parte dei fondi per il cartellone estivo al sociale, le presenze ci sono state. A breve», nota il sindaco, Gabriele Marchese (Pd), «incontreremo gli operatori turistici per intensificare la collaborazione soprattutto per l’allestimento del cartellone».