Valente: taglio delle tasse o usciamo dalla giunta

Il vicesindaco tira le somme dopo due anni e mezzo di amministrazione «Entro febbraio vogliamo il bilancio di previsione pronto per agire sulle spese»

LANCIANO. Abbassare le tasse per far tornare a crescere la città. È il punto principale dell’agenda politica che la lista civica Progetto Lanciano detta all’amministrazione Pupillo per il 2014. Un obiettivo da raggiungere approntando subito, entro febbraio, il bilancio di previsione per agire sulle uscite. «Se non vedremo segnali in questa direzione», dice il leader del movimento civico, il vicesindaco Giuseppe Valente, «siamo pronti a uscire dalla maggioranza». Lo dice attorniato dai rappresentanti comunali e del direttivo del movimento, il coordinatore Marcello Rovetto, l’assessore Antonio Di Naccio, i consiglieri Giacinto Verna, Michele Ucci e Giuseppe Ferrante. Progetto Lanciano vuole dettare l’agenda politica all’amministrazione, di cui è pienamente parte, ma lo fa fuori da Palazzo di Città, scegliendo una sede non istituzionale per la conferenza stampa. «Abbiamo già parlato con la maggioranza e col sindaco Mario Pupillo, che si è trovato d’accordo sulla nostra linea», precisa Valente. Il vicesindaco e i suoi sanno che la mossa non sarà scevra da mugugni e polemiche. «Già nel 2012 avevamo posto delle priorità e sollevato polemiche», ricorda Valente, «le nostre istanze sono state accolte, segno che l’intento è costruttivo. Siamo la parte più in contatto con i cittadini, che abbiamo continuato a incontrare».

Meno tasse. «I primi due anni e mezzo sono stati i più difficili dal dopoguerra a oggi», continua il leader di Pl, «finora siamo stati un alleato affidabile, votando sempre i provvedimenti della maggioranza. Anche quando non eravamo pienamente d’accordo, come nell’aumento Imu sulla prima casa. Ma adesso basta», ribadisce Valente, che però riconosce: «Qualche passo nella giusta direzione, ma occorre fare di più: obiettivo del 2014 deve essere l’abbassamento dell'imposizione fiscale». E com’è nella tradizione del movimento, c’è già lo slogan: meno tasse per la crescita della città.

Tagli in bilancio. «Va razionalizzata la spesa, bisogna agire sulle uscite», suggerisce il vicesindaco, «l’imposizione fiscale deve essere inferiore a quella del 2013, per ridare fiato alle attività produttive e ai cittadini. È il mandato che affidiamo all’assessore alle finanze, Valentino Di Campli (Pd, ndc), che ha fatto un lavoro egregio in una situazione difficilissima. Ha capacità per arrivare a questo obiettivo. Certo, bisogna muoversi subito per approvare il bilancio di previsione e programmare le spese. Con un bilancio restrittivo potremmo avere risorse a disposizione per variazioni di bilancio, qualora dallo Stato arrivassero buone notizie». Qualche idea su dove tagliare, Pl ce l’ha, «ma vogliamo discuterne con il resto della maggioranza. I margini di manovra ci sono».

Casa e imprese. Sono due pilastri su cui l’amministrazione comunale dovrà agire per sgonfiare la pressione fiscale: tutelare la prima casa e dare fiato alle attività produttive. «Si può fare leva sulla Iuc, l’imposta che sostituirà l’Imu sulla prima casa, o sull’addizionale Irpef», precisa Valente, «sulla Tarsu il Comune non ha responsabilità: i costi dello smaltimento dei rifiuti sono esplosi dopo che la Regione ha chiuso l’impianto mobile di Cerratina. Le strumentalizzazioni dell’opposizione fanno male poiché la colpa è della mancata programmazione regionale». Per Pl fondamentale è agire subito, approvando entro febbraio il bilancio.

Stefania Sorge

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