Variante statale 16:  progetto contestato, ora è scontro politico 

Regione e centrodestra si schierano contro il no del Comune Il centrosinistra replica: «Quest’intervento non è ideologico»

VASTO. Regione e centrodestra accusano l’amministrazione comunale di aver cambiato rotta, mentre il centrosinistra rivendica il proprio voto contrario alle soluzioni progettuali proposte da Anas, additando l’opposto schieramento di voler solo strumentalizzare. Diventa terreno di scontro politico la variante alla Statale 16, al centro mercoledì scorso della conferenza di servizi preliminare. In quella sede Comune di Vasto, Provincia e Soprintendenza hanno bocciato il progetto proposto da Anas per il forte impatto ambientale e paesaggistico, mentre il Comune di San Salvo ha espresso parere favorevole alla realizzazione del tratto ricadente nel proprio territorio.
CENTROSINISTRA «La variante alla Statale 16 è stata ridotta a mero strumento politico e questo non può essere da noi giustificato né tantomeno condiviso», sostiene la coalizione di centrosinistra, «come maggioranza riteniamo che il quadro delineatosi sia del tutto inaccettabile ed inutile al fine della risoluzione del problema relativo al decongestionamento della Statale 16 dai mezzi pesanti. Per tale motivazione bolliamo convintamente la posizione assunta dai consiglieri comunali di centrodestra e dalla giunta regionale a guida Marco Marsilio che insieme dicono sì a alla variante D(0) nel solo tratto di San Salvo che, oltre a non risolvere affatto le problematiche legate a Vasto, crea anche un pericoloso “collo di bottiglia” nell’esatto punto in cui è prevista l’ipotetica deviazione dalla Statale sul tratto di San Salvo esponendo quanti percorrono quel tratto di strada ad un rischio concreto e reale. A differenza dell’opposizione di centrodestra, noi ribadiamo la necessità di preservare l'intero percorso tra Vasto e San Salvo ed auspichiamo che lo stesso diventi finalmente quella che il sindaco Francesco Menna definisce la “Strada del Mare”, che da Vasto giunge a San Salvo».
CENTRODESTRA «Siamo contrari alla variante con viadotti e gallerie», hanno rimarcato ieri pomeriggio Sabrina Bocchino (Lega), Guido Giangiacomo (Vasto al futuro), Vincenzo Suriani e Piernicola Carlesi (Fratelli d’Italia), che hanno spiegato ancora una volta la loro posizione favorevole al miglioramento della viabilità, con la messa in sicurezza del tratto da Vasto Marina a San Salvo Marina. «Non siamo noi che abbiamo cambiato posizione», ha incalzato Giangiacomo, «ma è il sindaco Menna che cambia parere a seconda del tavolo in cui si siede. Fortunatamente, a parte la unanime contrarietà sul tratto ormai definitivamente archiviato sotto il costone orientale di Vasto, il suo no generalizzato, non supportato da nessuna considerazione tecnica negativa per il tratto ricadente nel territorio di San Salvo, non impedirà all’Anas in sede di progetto definitivo di procedere allo stralcio, consentendo oltre che agli abitanti di Vasto e San Salvo anche a quanti quotidianamente per lavoro si muovono attraverso la Trignina dall’entroterra di avere una viabilità migliore di quella pericolosissima odierna».
LA REGIONE «Prendiamo atto del cambio di rotta del sindaco di Vasto, in riferimento al progetto di variante alla Statale 16, ma le accuse di scorrettezza e gli attacchi alla Regione Abruzzo li respingiamo al mittente», afferma il sottosegretario alla presidenza, Umberto D’Annuntiis, «forse sarebbe il caso di chiedere al sindaco Menna di fare pace con se stesso e non raccontare una versione dei fatti diversa a seconda dell’uditorio che ha di fronte. La delibera di giunta regionale che oggi contesta è frutto di incontri e di atti prodotti dal Comune di Vasto. In particolare il consiglio comunale del 14 febbraio scorso attraverso una delibera condivideva, la realizzazione del tratto San Salvo-Vasto Marina fino ai pressi della stazione Vasto San Salvo. L’improvvisa inversione a U del sindaco sulle proposte progettuali è legittima ma per giustificarsi non può incolpare la Regione Abruzzo», conclude D’Annuntiis.