Violenze sulla madre: giudizio immediato 

San Salvo. Il 26 giugno processo a un 39enne accusato di avere reso un inferno la vita della donna

SAN SALVO. La Procura di Vasto ha disposto per A.B., 39 anni, di Vasto, residente a San Salvo, accusato di maltrattamenti alla madre, il giudizio immediato. L'udienza si terrà il 26 giugno prossimo. Lo scorso 23 marzo il Gip del tribunale, Anna Rosa Capuozzo, su richiesta del pm Vincenzo Chirico, aveva convalidato il provvedimento di allontanamento del trentanovenne dalla madre per motivi di sicurezza. L’accusato, stando alla denuncia presentata ai carabinieri di San Salvo e valutata dai magistrati, avrebbe reso la vita dell’anziana un inferno. A denunciare le presunte vessazioni è stata proprio la settantenne.
Stando a quanto riportato nell’ordinanza di applicazione della misura cautelare dal giudice Capuozzo, A.B. spesso in stato di ubriachezza, maltrattava la madre. La donna era sprofondata in uno stato di «grave sofferenza morale e psichica». Secondo l'accusa, spesso ubriaco, A.B. ha più volte inveito contro la mamma, distruggendo porte e finestre di casa, ma anche il televisore e il telefono cellulare della donna. Alla violenza si aggiungevano le minacce e gli insulti. A.B. pretendeva dalla madre dei soldi. Gli importi sarebbero stati vari. L'accusato si è difeso sostenendo che la sua ira scattava per difendersi dall'atteggiamento troppo oppressivo della madre. Si sentiva soffocare e per questo ha reagito così. Ad assistere in aula A.B. il prossimo 26 giugno sarà l'avvocato Antonello Cerella. L'uomo rischia una pena severa. In caso di maltrattamenti contro familiari e conviventi la pena base del reato va da due a 6 anni di reclusione. La pena può aumentare se i comportamenti vessatori sono commessi alla presenza o in danno di minori o persone fragili come possono essere gli anziani. Attualmente A.B. vive lontano da San Salvo. I giudici hanno vietato la coabitazione con la madre ma anche il riavvicinamento. (p.c.)
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