Visco: il debito pubblico non deve deragliare 

Il governatore della Banca d’Italia al Fenaroli: bisogna puntare a una crescita economica duratura

LANCIANO. «La politica monetaria non può far aumentare il gas che invia Putin»: lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, ieri pomeriggio, nel Teatro Fenaroli, a conclusione della seconda giornata di “Mani Visibili - Giornate di Economia Marcello De Cecco”. Oggi si conclude. Visco è partito dall'analisi delle risposte europee e americane alla spirale inflazionistica attuale, innescata dalla guerra in Ucraina. «Ipotizzare che la Bce segua ciecamente la Fed nei prossimi mesi potrebbe essere un grave errore», ha affermato, aggiungendo: «Il rischio è quello di ripercussioni pesanti in tutti i Paesi dell’area dell’euro, portando a un inasprimento delle condizioni finanziarie ben superiore a quanto ritenuto opportuno per contenere l’elevata inflazione».
Visco ha spiegato come non bisogna dare retta «alle serie di richieste che, osserviamo, vorrebbero mantenere il sistema precedente e tornare alle fonti fossili. Certo, dice, pensando anche alle strategie del prossimo governo, «la politica di bilancio può ridistribuire gli effetti dello shock», cioè dei prezzi dell’energia, «tra consumatori, fattori produttivi, generazioni presenti e future, con interventi mirati e temporanei. Perché sarebbe sbagliato far deragliare il debito pubblico dal percorso di rientro, in rapporto al prodotto, iniziato lo scorso anno, un percorso necessario per preservare la possibilità di ritorno a una crescita economica forte e duratura». A pagare sarebbero le generazioni future, caricate «di oneri ingiusti». Per il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Enrico Giovannini (intervenuto da remoto): «Il caso delle misure varate dalla Germania contro la crisi energetica conferma che alcuni di fronte a situazioni rischiose tendono alla competizione e non alla cooperazione. Cosa dobbiamo temere? Abbandonarci all’idea che una crisi energetica debba rallentare o fermare la transizione ecologica».
Il premio Marcello De Cecco in Economia e Storia delle Istituzioni per studiosi under 30 è stato vinto da Francesco M.S. Fiore Melacrinis e da Dario Chiaiese. Promossa dall’associazione Marcello de Cecco, presieduta da Mario Amendola, la tre giorni abruzzese, gode del patrocinio del comune di Lanciano e del sostegno di Valagro spa, Anxam Multiservizi, Honda, Hubruzzo- Fondazione industria responsabile.
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