Addio al premio Nobel Alice Munro  

La maestra del «narrare breve» aveva 92 anni, l’ultimo libro di racconti nel 2014

Assoluta maestra del narrare breve, Alice Munro, prima canadese a vincere il Nobel per la Letteratura nel 2013, morta ieri a 92 anni, nella sua lunga vita ha dovuto combattere tante battaglie, contro il cancro e negli ultimi anni contro la demenza senile. Ma se ne va dopo aver visto riconosciuta la dignità di un genere, il racconto, spesso accompagnato da quel pregiudizio che ha seguito un po’ anche la sua carriera. Poco prima di ricevere il Premio dell'Accademia Reale Svedese, aveva deciso di dire addio alla scrittura e non era stata la prima volta. Il suo ultimo libro “Uscirne vivi” (Einaudi) è uscito in Italia 10 anni fa, nel 2014, 2 anni dopo la pubblicazione in America. Un'ampia scelta di suoi 55 racconti dal 1968 a “Uscirne vivi” è raccolta in un Meridiano Mondadori. L'autrice di “Nemico, amico, amante” e di “Segreti svelati” non ha mai rinnegato la scelta del narrare breve, in modo essenziale, affilato, scegliendo con accuratezza le parole per far stare in uno spazio ridotto un mondo. Quel mondo che torna, nella maggior parte delle sue storie, alla sua cittadina di origine, Wingham, nell’Ontario, dove era nata il 10 luglio del 1931 da una famiglia di agricoltori. Munro scriveva da quando aveva 14 anni e ha pubblicato il suo primo racconto, “The Dimensions of a Shadow”, nel 1950 mentre studiava alla University of Western Ontario. La sua prima raccolta, “La danza delle ombre felici” (Supercoralli Einaudi), uscita in Canada nel 1968, aveva ottenuto successo di pubblico e critica facendole vincere il primo dei tre prestigiosi premi canadesi che le sono stati assegnati. Autrice prolifica di 13 raccolte, Munro ha vinto nel 2009 il Man Booker International Prize per l’intera opera. Molto amata anche nel nostro paese, benché «la sua bravura superi in modo sconcertante la sua fama» come ha sottolineato più volte Jonathan Franzen, la maestra del racconto punta sempre il suo sguardo sulle dinamiche dei rapporti umani. E non risparmia gli aspetti dolorosi, crudi, a volte brutali della vita. Einaudi è l'editore di tutte le sue opere tra cui “Chi ti credi di essere?” che comprende un racconto sulla sua vita a Vancouver con il primo marito Jim Munro. Il suo unico romanzo in Italia è uscito con il titolo “La vita delle ragazze e delle donne”. Il 1970 è stato l’anno della separazione dal marito, 5 anni dopo era tornata alla terra delle sue origini con Gerald Fremlin, vecchio compagno di Università e suo secondo marito.