LA DISPUTA

Cortina contro Roccaraso nella guerra della neve 

La località veneta rivendica di avere la più antica scuola di sci d’Italia. Ma lo storico roccolano Ugo Del Castello: «Quel primato appartiene a noi»

ROCCARASO. È guerra? Sicuramente no. È interessante disputa? Sicuramente sì. Anche perché le contendenti sono due località sciistiche tra le più famose d’Italia: la Cortina del Nord e la Cortina del Sud. Oggetto della contesa è il record di prima scuola italiana di sci. Da Cortina d’Ampezzo affermano che il primato le appartiene dal 1933 mentre da Roccaraso fanno altrettanto sostenendo, carte alla mano, che la scuola di sci roccolana è stata la prima riconosciuta ufficialmente dalla federazione nel 1931. A scatenare la disputa è stato un articolo pubblicato il 10 dicembre scorso dal quotidiano Libero sulla ritrovata mondanità di Cortina d’Ampezzo in vista dei mondiali di sci del 2021 e sugli 84 anni della scuola di scuola di sci di Cortina che viene definita dal suo attuale presidente Giovanni Alverà «la più antica d’Italia» e «la prima in Italia riconosciuta dalla Fisi». Ed è qui che parte la disputa.

Maestri di sci a Roccaraso negli anni Trenta

A sollevarla i maestri di sci della scuola di Roccaraso che si sentono scippati del titolo, ma soprattutto lo scrittore e storico di Roccaraso, Ugo Del Castello, autore di numerosi libri proprio sulla storia dello sci del suo paese. «La disputa non dovrebbe esserci, perché ci sono documenti storici che potrebbero evitarla», sottolinea Del Castello, “Il primo è il n. 14 della rivista Neve Sport del 1983 dove c’è l’intervista rilasciata dallo sciatore cortinese Renato Valle; il secondo è un articolo pubblicato sulla Gazzetta dello Sport del 22 marzo 1933».
Da Neve Sport n. 14 del 1983: «…Renato racconta una cosa curiosa, che lo sci alpino ebbe culla nel Meridione, per l’esattezza a Roccaraso. La prima discesa e il primo slalom furono organizzati dallo “Sci 18” di Cortina, proprio a Roccaraso. Quelli dello Sci 18 avevano visto il Kandahar e gli era entrato nel sangue. Renato Valle è categorico nell’assegnare a Roccaraso il prezioso riconoscimento. E d’altronde la più completa storia dello sci italiano, quella del generale Francesco Vida, non mi pare che chiarisca il dubbio. Si faceva fondo un po’ dappertutto e con molta passione. Lo sci alpino veniva, al massimo, abbinato in combinata appunto con il fondo. Dunque nel 1930 Cortina andò al Sud. Questa storia pone quindi all’attenzione degli appassionati due considerazioni importanti e curiose: oggi il più popolare degli sport invernali è lo sci alpino, allora era il fondo, oggi si fa sci alpino soprattutto al Nord, allora le gare più importanti si facevano nel Meridione. Ma il Nord strappò quasi subito il timone al Sud. Nel 1931 a Cortina si tennero i primi campionati italiani maschili, dove Renato arrivò secondo dopo Severino Menardi. I due fratelli, Renato e Ferdinando, erano autentici pionieri ed esploratori del meraviglioso mondo nascente. Frequentavano Sankt Anton per capire cosa vi si faceva e come. Nel 1931 Ferdinando fondò a Roccaraso una scuola di sci, autorizzata dalla Federazione. Il Meridione ancora in prima linea con l’aiuto della gente del Nord…». I primi campionati femminili si svolsero lo stesso anno a Roccaraso e vinse Paola Wiesinger».
Dalla Gazzetta dello Sport del 22 marzo 1933: «Campioni nazionali di sci a Roma. Reduci da Roccaraso ove dirigevano la “Scuola Tecnica di Sci”, l’unica in Italia riconosciuta dalla F.I.S., sono giunti a Roma i Fratelli Ferdinando, Renato Valle e Paolino Pompanin, ospiti dello Sci Club Audacius…».

Ugo Del Castello

«Questo secondo documentolo ricevetti da Giovanni, figlio di Renato quando nel maggio del 2002 fui suo ospite», prosegue Del Castello. «Egli mi regalò anche un prezioso dépliant della Scuola Tecnica di Sci di Roccaraso. Questa è la storia. Caro Giovanni Alverà, lei dichiara che la sua Scuola di Sci Cortina, nata nel 1933 è stata la prima riconosciuta dalla Fisi (Federazione Italiana Sport Invernali). Io direi che se tra quel 1933 e il nostro 1931 non ce n’è un’altra di scuola, voi siete secondi, la nostra è più antica e per di più è anche l’unica ad essere stata riconosciuta in Italia prima del 1933 dalla Fis (Federazione Italiana dello Sci). Credo che il primato appartenga a Roccaraso», conclude Del Castello. «E manco a farlo apposta è stato impresso nella storia dello sci, da tre famosi sciatori cortinesi giunti a Roccaraso nel lontano 1930. Credo che questa precisazione sia doverosa in relazione al valore che rivestono i primati di qualsiasi genere e caratterizzanti le varie attività e organizzazioni della vita umana. La storia non s’imprigiona».
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