il compleanno vip

Dorelli, 80 anni di talento e charme

Il successo con Modugno poi tv, musical, cinema e tanti amori

ROMA. Trionfi nel mondo della musica, alla radio, in televisione, in teatro (indimenticabile il suo “Aggiungi un posto a tavola” di Garinei e Giovannini) e al cinema. Auguri Johnny Dorelli, 80 anni di talento, charme, classe e ironia. La sua grande popolarità ha reso pubblici anche gli amori con le attrici Lauretta Masiero, da cui è nato Gianluca Guidi anche lui cantante e attore teatrale; Catherine Spaak, con cui ha avuto Gabriele; Gloria Guida da cui è nata Guendalina.

Nato a Meda, in Lombardia, il 20 febbraio 1937, figlio d'arte Dorelli si trasferisce da bambino negli States per il lavoro del padre, il lirico Giovanni D'Aurelio, e a New York frequenta la prestigiosa High School of Performing Arts. Voce melodica dal timbro suadente, a soli 14 anni, nel ’51, incide per La voce del padrone un 78 giri con i pezzi Arrotino e Famme Durmi. Quando nel 1955, non ancora ventenne, rientra in Italia, viene subito accolto nella scuderia Cgd di Teddy Reno, che gli fa incidere cover di brani in lingua inglese. Teddy intuisce che Dorelli interpreta perfettamente il ruolo di crooner, con un elegante stile. I primi successi arrivano subito. Il più eclatante è forse il primo, del 1958, sorpresa per il giovanissimo Johnny sistemato in coppia con Domenico Modugno al Festival di Sanremo. I due presentano una canzone destinata a diventare celeberrima, Nel blu dipinto di blu. L'anno successivo, la coppia Modugno Dorelli si ripresenta all’Ariston, con Piove, e vince di nuovo. Nel ’67 presenta a Sanremo, in coppia con l'autore Don Backy, L'immensità, che è ad oggi forse il suo maggior successo discografico. Ulteriore popolarità arriva a Dorelli dai caroselli che il cantante gira per la Galbani. Tanto che nel 1963 la Rai gli affida alcuni spettacoli televisivi (Johnny 7, Johnny Sera), Dorelli darà prova da cantante confidenziale a conduttore, da attore a macchietta comica col personaggio di Dorellik, cui si ispireranno anche all'Arnoldo Mondadori Editore per creare il personaggio di Paperinik.

Nel ’68 è il conte Danilo nell'adattamento tv dell'operetta La vedova allegra, curato da Giuseppe Patroni Griffi e diretto da Antonello Falqui. Protagonista femminile doveva essere Mina, ma le trattative non andranno a buon fine e sarà Catherine Spaak. Negli anni '70 e '80 Johnny è protagonista di più di 20 commedie di successo, tra cui Pane e cioccolata (1973 ), di Franco Brusati con Nino Manfredi; Dimmi che fai tutto per me (1976) con Pamela Villoresi, di Pasquale Festa Campanile; Il mostro (1977) di Luigi Zampa con Sydney Rome. Spogliamoci così, senza pudor (1977) con Enrico Montesano e Barbara Bouchet; Amori miei (1978) di Steno con Monica Vitti; Tesoro mio (1979) con Zeudi Araya. Il cappotto di Astrakan (1980), tratto dal romanzo di Piero Chiara. Nel 1983, affiancato da Amanda Lear, Nadia Cassini, Gigi e Andrea e Gigi Sabani, conduce su Canale 5 la gara musicale Premiatissima che supera persino il Fantastico di Gigi Proietti. Nell’84 è il maestro Perboni nel Cuore di Luigi Comencini. Nel 1990 conduce Sanremo assieme a Gabriella Carlucci, e l'anno successivo presenta il varietà del sabato sera Fantastico con Raffaella Carrà. La carriera di Dorelli continua nel cinema (Il muro di gomma, di Marco Risi. Ma quando arrivano le ragazze di Pupi Avati, 2005). Del 2007 l’ottavo Sanremo in gara, con i Meglio così.