I 75 anni di Kabir Bedi, la tigre di Mompracem che conquistò l’Italia 

L’indimenticabile Sandokan dagli occhi magnetici Incollò allo schermo 27 milioni di telespettatori

ROMA. Nel lontano 1976 Kabir Bedi è calato sulla scena italiana come una divinità: alto, bellissimo, occhi da tigre, fisico atletico, sguardo spirituale, in un paese spaventato dalla crisi e dal terrorismo. Indimenticabile interprete di Sandokan, della omonima serie tv diretta da Sergio Sollima, che incollò una media di 27 milioni di telespettatori davanti allo schermo, Kabir Bedi, spegne domani, 16 gennaio, 75 candeline, e ha al suo fianco Parveen Dusanj sua quarta moglie, sposata nel 2016 ma che ama da 10 anni prima, produttrice e ricercatrice.
Oggi Kabir vive per gran parte dell'anno a Mumbai, in India, dove collabora a progetti umanitari come quelli con Care&Share Foundation. E in questi tempi di pandemia non dimentica di manda sempre, attraverso i social, messaggi agli amici italiani di incoraggiamento, gentilezza e fratellanza.
In molti hanno conosciuto attraverso la tv, prima che sui libri, l'opera di Emilio Salgari, grazie al volto di uomo affascinante con gli occhi bistrati di kajal, che si faceva chiamare la tigre di Mompracem. La storica miniserie con Bedi in sei puntate (trasmesse dal 6 gennaio all'8 febbraio 1976) vedeva nel cast tra gli altri Philippe Leroy (Yanez), Carole Andrè (Lady Marianna - la perla di Labuan), Andrea Giordana, Adolfo Celi.
Nato il 16 gennaio del 1946 a Lahore, nel Punjab pachistano (allora parte del dominio coloniale britannico), figlio di Baba Bedi, un maestro spirituale e filosofo, e Freda, un’inglese poi la prima occidentale a diventare suora buddista, frequenta lo Sherwood College di Nainital. In Italia ha ricevuto il Pegaso d'oro alla carriera nel 2007. Ha recitato in centinaia di pellicole, molte a Bollywood, è riconosciuto a livello internazionale.
Tra i film più noti si ricorda quello di James Bond Octopussy (007 Operazione Piovra) nel ruolo dell'avversario di Roger Moore. Kabir Bedi ha ammesso che è grazie proprio alla serie diretta da Sergio Sollima ad essere stato il primo attore di Bollywood ad avere una carriera internazionale: «è stato il più grande evento della tv italiana. Devo tutto a Sergio Sollima», raccontò in un'intervista del 2015, in occasione di una mitica reunion per celebrare il regista scomparso. «Mi scelse non solo per il fisico, ma perché sapevo andare a cavallo e per la mia determinazione. Per me è stato come un padre, un mentore. Mi ha aperto le porte del cinema internazionale in tre continenti».
«Per una decisione definitiva», aveva ricordato ancora, «sarei dovuto volare a mie spese a un casting a Roma. Decisi di tentare la sorte e il provino andò bene, mi sottoposi a una cura dimagrante. Di Salgari confesso che non conoscevo nulla, lessi il libro in italiano lentamente, facendomi spiegare i passaggi più complicati».
Oltre a “Octopussy”, tra le innumerevoli produzioni ha lavorato accanto a Michael Caine nel film “Ashanti”; era l'estroso principe ne “Il ladro di Bagdad”, copriva l'omonimo ruolo ne “Il corsaro nero”. Poi i ruoli nei telefilm “General Hospital”, “Dynasty”, “Riptide”, “Magnum P.I.”, “Supercar” e “Beautiful”, nella stagione realizzata dal '94 al '95 e come guest star nel 2005. Nel 2005 è stato protagonista di “Taj Mahal: an eternal love story”, grande produzione del regista Akbar Khan, nel ruolo dell'Imperatore Shah Jahan, al fianco di altre star del cinema indiano come Zulfi Syed e Sonya Jehan.
In Italia, Bedi ha partecipato alla seconda edizione dell'Isola dei famosi, arrivando secondo. Memorabili restano i duetti giocati sul filo del non-sense con Totò Schillaci e certi atteggiamenti da “santone”. E alla quinta stagione partecipò anche a “Un medico in famiglia” nel ruolo di un nonno indiano.
Nel 2010, è stato nominato cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana.
Kabir Bedi si è sposato più volte. La prima volta con Protima Gaur Bedi, dalla quale ha avuto la figlia Pooja e il primogenito Siddarth (morto a 25 anni nel 1997, si parlò di suicidio). Il terzogenito Adam, è figlio della seconda moglie, Susan Humphreys. La nipote sta facendo carriera a Bollywood. Kabir Bedi continua ad ammettere da sempre in tutte le interviste da anni: «Io l'America l'ho trovata in Italia».
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