I Medici, ultimo atto  Sharman è Lorenzo   tra maturità e vendetta 

Terza stagione su Rai 1 della saga sulla famiglia fiorentina  Montanari è Savonarola: «Non sarò un cupo predicatore»

«Lorenzo Il Magnifico vivrà un periodo di maturità. La definirei la sua epoca black. La terza stagione tratteggia l’ascesa e la caduta di una figura storica e “visionaria” per Firenze, un uomo complesso, che ritroviamo alle prese con il desiderio di vedetta e riscatto». Daniel Sharman torna a vestire i panni del protagonista della serie tv I Medici, coprodotta da Lux Vide con Rai Fiction, Big Light Productions e Altice Group, venduta in oltre 100 Paesi. Ideata da Frank Spotnitz e Nicholas Meyer.
L'attore londinese lo ritroviamo ora nel terzo capitolo, che ha per sottotitolo Nel nome della famiglia, in onda da oggi su Rai1 per quattro prime serate. Le nuove puntate saranno disponibili anche in streaming e on demand su RaiPlay e trasmesse con le stesse modalità anche in Ultra HD su Rai 4K al tasto 210 del telecomando di tivùsat.
Mentre il nuovo regista della terza stagione de I Medici è il canadese Christian Duguay (Coco Chanel, Sant'Agostino). Ritroviamo così l'attore britannico nei panni del Magnifico, personaggio che dovrà cercare di continuare a consolidare il suo potere a Firenze e farsi valere anche nel territorio più esteso dello scacchiere italiano ed internazionale. «A parte la vendetta», spiega Sharman, «si sono calcificati all'interno di Lorenzo la perdita della giovinezza e di una visione idealistica della vita. Lo troviamo come un uomo in grado di gestire il potere. In questo momento così interessante, deve mantenerlo». L’attore britannico sarà protagonista di una serie Netflix in uscita tra maggio e giugno, Weeping monk, il monaco piangente, di Cursed.
Tornando ai Medici 3 tra Lorenzo e papa Sisto IV, si consumerà uno scontro a distanza e il Conte Riario, già organizzatore della Congiura dei Pazzi, ne approfitterà per provare a scatenare una guerra tra Firenze e Roma. Le truppe del Regno di Napoli si schiereranno al fianco di quelle papali, mettendo a rischio l’esistenza di Firenze. Mentre la situazione della banca si fa instabile, la politica spinge Lorenzo a rinunciare agli ideali di un tempo, mettendo a dura prova il rapporto con la moglie Clarice, soprattutto in occasione dell’incontro del Magnifico con una vecchia conoscenza: Ippolita Sforza. Ma la famiglia Medici supererà i dissapori e il lutto per la morte di Giuliano in seguito alla scoperta dell’esistenza di Giulio, figlio naturale del defunto Giuliano. Nel frattempo, Lorenzo continua a finanziare il mondo dell'arte, incontrando il genio di nuovi artisti, come Leonardo e un giovane Michelangelo. Nel cast ritroviamo Alessandra Mastronardi è Lucrezia Donati, Synn›ve Karlsen, la moglie di Lorenzo Clarice Orsini, Aurora Ruffino Bianca dè Medici. «Le donne», fa notare Ruffino, «hanno un ruolo importantissimo. Sono colte e intelligenti, sostengono i loro uomini, lavorano dietro le quinte perché avevano dei ruoli, comunque, da rispettare».
In alcuni flashback rivediamo Bradley James il cui personaggio, il fratello di Lorenzo, Giuliano de’ Medici, è stato assassinato nel Duomo di Firenze. Nella nuova stagione tante new entry italiane e internazionali. C’è Francesco Montanari che veste gli abiti di Girolamo Savonarola e che così racconta il percorso che ha preso nell'interpretare il monaco capace con le sue predicazioni di muovere le folle, acerrimo nemico della corruzione nella società e nella Chiesa (finì impiccato e bruciato sul rogo nel 1498 dopo la condanna come eretico e scismatico): «Superare i preconcetti su Savonarola, che lo dipingono, in quanto predicatore, come un uomo cupo. Io non penso che una persona che dedica tutto se stesso alla spiritualità sia una persona depressa, ma che sia pieno di gioia, di vita, serietà nelle emozioni che vive, perché la gioia non è frivolezza». «Insieme al regista siamo partiti da una domanda», racconta sorridendo l’attore romano. «Come fa un uomo ad avere così tanti follower se non ha instagram? Abbiamo iniziato a lavorare sul quel perché, abbiamo fatto scendere il concetto di predicatore dal piedistallo, per raccontare un essere umano che crede nell'umanità e in Dio come salvezza prima terrena e poi spirituale». Questi personaggi «sono come degli archetipi universali, che si pongono domande che ci riguardano tutti. Ognuno cerca il proprio equilibrio e indirizzo. Savonarola sarebbe come una Greta di oggi? Potrebbe, perché no».
Altra new entry Neri Marcorè, che darà il volto al Papa Innocenzo VIII, successore di Sisto IV: «L’aspetto umano di chi si trova a ricoprire il ruolo di capo della Chiesa è una cosa molto affascinante», osserva. «Tanti registi investono in questo tipo di storie: Moretti, Sorrentino... Nella seconda parte, quando divento Papa Innocenzo VII, il mio personaggio cambia atteggiamento nei confronti dei Medici». A Giorgio Marchesi è stato affidato il ruolo di Giacomo Spinelli, nuovo avversario di Lorenzo, Johnny Harris sarà Bruno Bernardi suo nuovo consigliere.
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