da oggi al 26 maggio a pescara: votano pubblico ed esperti di acma 

“In prima linea” apre Docudì il festival del documentario

PESCARA. Guerra, integrazione, covid, disagio mentale, violenza e musica. Queste le tematiche di Docudì, festival del cinema documentario in programma a Pescara ogni giovedì da questo pomeriggio al...

PESCARA. Guerra, integrazione, covid, disagio mentale, violenza e musica. Queste le tematiche di Docudì, festival del cinema documentario in programma a Pescara ogni giovedì da questo pomeriggio al 26 maggio, sugli schermi dell’Auditorium Cerulli “La Casa delle Arti" in via Verrocchi.
Promosso dall’Acma (Associazione cinematografica multimediale abruzzese) il concorso vede l’assegnazione di due premi: Docudì 2022 con il voto del pubblico e Docudì sociale che l'Acma darà al film che avrà meglio trattato una tematica di natura sociale. Tutti i documentari in concorso sono stati prodotti nel 2020 e 2021 e dopo le proiezioni sono previsti incontri di approfondimento. Si parte oggi, alle 18, con “In prima linea”, per la regia di Matteo Balsamo e Francesco Del Grosso. La front line dei conflitti raccontata attraverso l’obiettivo di 13 fotoreporter che con i loro scatti hanno mostrato l’inferno, gli orrori, le sofferenze e le cicatrici indelebili della guerra. Le voci, le fotografie e i ricordi di uomini e donne diventano le tappe di un viaggio fisico ed emozionale tra passato e presente. Perché la prima linea non è solo dove si spara e cadono le bombe, ma ovunque si “combatte” quotidianamente. Giovedì 28 aprile sarà la volta di “Prendere la parola” di Perla Sardella, con la storia di alcune donne straniere attraverso il loro percorso di apprendimento della lingua italiana. Giovedì 5 maggio si parlerà di pandemia con “Carovana bianca” per la regia di Artemide Alfieri e Angelo Cretella. Un documentario su 4 famiglie di circensi bloccate dal lockdown. Giovedì 12 maggio sarà proiettato il documentario, dal titolo “Il cammino più lungo”, della regista aquilana Cecilia Fasciani, che parla di violenza contro le donne. Attraverso la storia dell’avvocato Simona Giannangeli, il documentario racconta la lotta quotidiana che le operatrici portano avanti nei centri antiviolenza. La convivenza forzata con i propri maltrattanti rende praticamente impossibile per molte donne denunciare le violenze subìte. Giovedì 19 maggio sarà la volta del lavoro di un altro aquilano, Stefano Ianni, con “Barattoli di latta”, storia di due “emarginati” che si sono conosciuti all’interno di una comunità di recupero. Ultimo appuntamento, il 26 maggio, con “Headin' Home” del vastese Silvio Laccetti, videoreportage sui Dago Red, band folk'n blues italiana che affonda le proprie radici in Abruzzo. (fab.i.)