all’auditorium petruzzi 

L’anteprima oggi a Pescara con la figlia Maria, giornalista

PESCARA. «La gente d’Abruzzo somiglia alla gente della mia isola: rude, seria, laboriosa» diceva Enrico Berlinguer degli abruzzesi, i tantissimi conosciuti nei frequenti viaggi nella nostra regione....

PESCARA. «La gente d’Abruzzo somiglia alla gente della mia isola: rude, seria, laboriosa» diceva Enrico Berlinguer degli abruzzesi, i tantissimi conosciuti nei frequenti viaggi nella nostra regione. Il profilo umano del grande statista e leader del Partito comunista italiano (Sassari, 25 maggio 1922 – Padova, 11 giugno 1984) risalta sincero e senza retorica nella bella docufiction “Un compagno di nome Enrico” dedicata a Berlinguer dalla Fondazione Abruzzo Riforme, che ha prodotto il film e si è affidata per la realizzazione del suo progetto a Mac Factory, la società spin-off dell’Università di Teramo specializzata in progettazione e comunicazione culturale.
Il lavoro, regia di Andrea D’Amico e Andrea Sangiovanni, che ha anche collaborato alla sceneggiatura con Giallorenzo Di Matteo e i giornalisti Fabrizio Masciangioli e Roberto Mingardi, sarà proiettato in anteprima oggi a Pescara alle 17.30 nell’auditorium Petruzzi (via delle Caserme), alla presenza della figlia del leader, Maria Berlinguer, giornalista della Stampa. L’importante lavoro dedicato a Berlinguer è interpretato per le parti di fiction dagli attori Edoardo Oliva e Sofia Ponente: lui un giornalista, lei la figlia, generazioni diverse di fronte a un leader gigantesco e alla sua epoca.
Per le parti documentaristiche autori e ricercatori hanno scavato negli archivi di Aamod Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico, History Lab, Rai Teche, Rai Abruzzo. Il film, cofinanziato dalla Struttura di missione per gli anniversari nazionali della Presidenza del Consiglio dei ministri, si articola su numerose testimonianze di ex dirigenti e militanti del Pci, ma anche di quanti conobbero da vicino Berlinguer, accompagnandolo nei comizi di piazza, dove era atteso da folle enormi, o davanti alle fabbriche in lotta: Giorgio Masciovecchio, Mario Basile, Giovanni Lolli, Luciana Di Mauro, Antonio Ciancio, Rosa Spaziani, Tiziana Arista, Angelo Staniscia, Arnaldo Mariotti, Umberto Aimola, Enrico Graziani, Gianni Melilla, Loreta Costantini, Giovanna Zippilli, Pasquale D’Alberto, Mimì D’Aurora, Maria Caiazzo, Gianni Di Pietro. Base preziosa per la scenegiatura è stato il volume “I comizi e il miele” del giornalista Francesco Di Vincenzo, che sottolinea l’ascendente della personalità di Enrico Berlinguer su ogni interlocutore, non solo sui militanti di partito.
Tutti i giovani professionisti di Mac Factory sono stati coinvolti nel progetto di Fondazione Abruzzo Riforme: il co-regista D’Amico si è occupato anche di riprese, montaggio e post produzione, il co-sceneggiatore Di Matteo ha curato pure il suono in presa diretta, Chiara D’Ortona e Emanuela Testa assistenti alle scene mentre Domiziana Rossi si è occupata della grafica. Unico apporto esterno quello di Paolo Bianchi per le musiche originali.
Alla docufiction si accompagna un documentario interattivo visibile sul sito di abruzzoriforme.it, ricco di filmati ed ulteriori materiali. (afu)