L’incantevole Vittoria Colonna di Giulia Alberico 

La vita della nobildonna, vedova di Ferrante D’Avalos, al centro del romanzo dell’autrice abruzzese

PESCARA. Fu una delle figure di spicco del Rinascimento italiano, la marchesa di Pescara Vittoria Colonna. La figura della poetessa - che apparteneva ai Colonna, nobile casata romana- è al centro del nuovo libro di Giulia Alberico, in uscita il 16 aprile: Il segreto di Vittoria -La vita di Vittoria Colonna ai tempi di Michelangelo (Edizioni Piemme).
L’autrice, originaria di San Vito Chietino, dopo aver scandagliato l’animo di Margherita d’Austria nel precedente romanzo La Signora delle Fiandre, sceglie ora di raccontare «una figura controversa e incantevole del Rinascimento».
Giulia Alberico, attraverso l’ausilio e lo studio di carte e fatti storici, ha esaminato «l’amicizia spirituale» che legò Vittoria a Michelangelo, di cui l’artista scrisse: «Un uomo in una donna, anzi uno dio».
L’autrice rivela al lettore il segreto più grande della marchesa - il suo essere ermafrodita- raccontandone la figura in modo nuovo e moderno. Il romanzo inizia nel 1567. Vittoria Colonna, vedova di Ferrante d’Avalos, è già morta da diversi anni. A distanza di tempo, solo ora, la sua dama di compagnia prende la decisione di aprire quelle carte sapientemente nascoste e custodite. «Gli amici di Vittoria sono morti ormai e nessuno corre più il pericolo di essere condannato per eresia e tradimento» si legge nella presentazione del romanzo. «Vittoria, infatti, con Giulia Gonzaga, il cardinale Reginald Pole e Michelangelo faceva parte di un gruppo di persone che tentò in ogni modo di riformare la Chiesa per evitare lo scisma, condannando il nepotismo, la vendita delle indulgenze e le numerose storture della curia papale».
In quelle carte segretissime non emerge, però, soltanto la Vittoria cristiana, bensì anche una donna «dal carattere unico e dai molti segreti: vedova inconsolabile di un matrimonio casto eppure dolcissimo, persona in costante lotta con un corpo considerato contronatura, appassionata musa e amica di Michelangelo, che forse amò per quanto corpo e anima le consentissero».
Docente di italiano e storia nelle scuole superiori di Roma, Giulia Alberico ha esordito nel 1999 con Madrigale, raccolta di racconti edita da Sellerio. Ha all’attivo la pubblicazione di diversi romanzi, saggi e racconti.