L’Isa ricorda il terremoto con Mani nude e spilli al cuore 

Stasera all’Aquila un concerto teatrale con l’Orchestra sinfonica abruzzese  e Flavio Insinna voce recitante nato dall’omonimo libro di Marianna Di Nardo 

In prima assoluta per i Cantieri dell’Immaginario 2019, l’Isa (Istituzione sinfonica abruzzese) in collaborazione con il Tsa (Teatro stabile d’Abruzzo) presenta, questa sera con inizio alle 21.30, nell’area antistante l’Emiciclo all’Aquila, “Mani nude e spilli al cuore”, un “Concerto teatrale” dedicato al decennale del terremoto del 6 aprile 2009 che prende vita dall’omonimo libro di Marianna Di Nardo, ideatrice per l’Isa di questo progetto.
Sul palco l’Osa (Orchestra sinfonica abruzzese) diretta da Angelo Valori, responsabile dei progetti speciali dell’Isa e compositore anche delle musiche originali dello spettacolo. Ettore Pellegrino, direttore artistico dell’Isa e violinista dalla carriera internazionale, sarà spalla dell’orchestra e violino solista. Voce recitante del concerto sarà l’attore Flavio Insinna. La narrazione sarà accompagnata da un racconto videofotografico, e realizzato dal videomaker Davide Sabatini. Firma la regia Valeria Di Giampaolo, artista pescarese collaboratrice del Teatro Marrucino dal 2013.
La serata ha ricevuto il patrocinio del ministero della Difesa (dipartimento di pubblica sicurezza, dipartimento dei vigili del fuoco, soccorso pubblico e difesa civile) della Croce rossa italiana e dell’Associazione nazionale alpini.
Il concerto verrà replicato, venerdì 26 luglio, a Castelbasso in piazza Belvedere con inizio alle 21.30.
«A dieci anni dal sisma che sconvolse la città e la provincia dell’Aquila, causando la morte di 309 persone, lo sfaldamento di tutto il sistema sociale e relazionale della comunità e la distruzione di un patrimonio artistico di altissimo valore, l’Istituzione sinfonica abruzzese dedica un’opera originale e multidisciplinare ad alcuni dei protagonisti di quei giorni e dei mesi successivi: i soccorritori», si legge nelle note di presentazione dello spettacolo. «Attraverso voci, sguardi, aneddoti, ricordi e silenzi, lo spettacolo rende artisticamente, grazie all’uso di più linguaggi e strumenti, la complessità del loro intervento. La musica, composta per l’occasione dal maestro Angelo Valori, si fa mezzo di racconto e memoria, e punta i riflettori su uno dei punti di vista sulla tragedia aquilana spesso poco considerato sebbene carico di emozioni e intensità. Ma lo spettacolo è anche l’occasione per ribadire il ruolo fondamentale che l’arte e la musica hanno quali strumenti di ricostruzione, di speranza e di futuro».
«“Mani nude e spilli al cuore”», racconta Marianna Di Nardo, ideatrice del progetto e autrice dei testi, «nasce con l’intento di offrire un tributo a coloro che condividevano l’essere terremotato e un soccorritore, per necessità, del primo minuto. Un puzzle di storie tutte uguali eppure diverse, una racconto a più voci di uno stato d’animo- perché queste divise e uniformi sono indossate da uomini e donne, con le loro paure, emozioni,- e di una professione, di un modo di essere. Non un soccorritore ‘a tempo’ e nemmeno un eroe di cartone, ma un professionista. Preparato, equipaggiato, addestrato, comandato a mettere gli altri prima di sé».
«Un racconto video fotografico originale», spiega la regista, Valeria Di Giampaolo, «la musica e le testimonianze dei soccorritori, che tessono insieme il ricordo di quei tragici momenti in uno spettacolo dove la scelta principale è stata quella di non mascherare e indorare la crudezza della realtà di quegli attimi, ma di riviverla, non tralasciando la speranza, il riscatto, la resilienza. Uno spettacolo che rivela il lato umano del soccorritore, le sue paure, le fragilità e i momenti di difficoltà vissuti, mentre si distribuivano sorrisi e speranze a tutti i cittadini colpiti dal sisma del 2009».
«La Suite per L'Aquila: “Mani nude e spilli al cuore”, che l'Orchestra sinfonica abruzzese mi ha commissionato per il decennale e che si basa sulle testimonianze dei soccorritori raccolte e redatte da Marianna Di Nardo», dice Angelo Valori, «rielabora e riscrive in maniera originale tre brani scritti tra il 2009 e il 2010. I composizioni della Suite sono variazioni sulle musiche già composte, a diverso titolo legate ad amici e storie de L'Aquila. È un lavoro sulla memoria della settimana cominciata lunedì 6 aprile 2009 e terminata con la Resurrezione della Pasqua. Spero di riuscire a dire, da testimone esterno al sisma, quello che ho provato, quello che provo, quello che non ho scritto allora».
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