La casa di carta 4, tutto è ancora aperto 

Da questa sera su Netflix i nuovi episodi della serie seguita da fan di ogni età

ROMA. Azione e introspezione psicologica si uniscono ritmando gli episodi e tenendo alta la tensione. La 4ª stagione de La Casa di Carta, firmata da Alex Pina, una delle serie più amate dal pubblico giovane e non solo, al via da oggi su Netflix, inizia col caos.
Ed è proprio questo il preludio a quello che poi sarà una costante in buona parte dei nuovi episodi: il nemico invisibile è in agguato. Otto ladri si barricano nell’edificio della Zecca spagnola con alcuni ostaggi. «Tutto può andare a puttane in un millesimo di secondo». Quel millesimo di secondo è lo sparo che ha colpito Nairobi, una dei personaggi principali. Nel finale della stagione precedente gli autori sono riusciti a riaprire tutte le linee orizzontali dando vita al miglior cliffhanger di sempre ciò nonostante La casa di carta 4 inizia dove finiva la precedente. Il Professore (Álvaro Morte) è convinto che Lisbona (Itziar Ituño), suo unico punto debole, sia stata giustiziata ed è pronto a fare una guerra senza pietà. Rio (Miguel Herrán) e Tokio (Érsula Corberó), assediati nella Banca di Spagna, hanno fatto saltare in aria un carro armato. Nairobi (Alba Flores), colpita a tradimento (e precisione) dai cecchini lanciati dall'ispettore Alicia Sierra (Najwa Nimri) il personaggio forse più riuscito della terza stagione. La banda sembra veramente sul punto di crollare, e sta vivendo uno dei momenti più difficili da quando è stata formata. Il professore e la sua banda forse hanno il nemico in casa.
Alex Pina punta questa volta come da lui stesso confermato su una visione più introspettiva dei personaggi. Ma non mancano citazioni e omaggi alla tradizione italiana e alla cultura pop hollywoodiana: dopo aver omaggiato nelle precedenti stagioni le note di Bella Ciao sentirete infatti una versione unica di Ti Amo di Umberto Tozzi e ancora Centro di gravità permanente di Battiato. Come i riferimenti a Die Hard o Tarantino. (n.t)