La pazzia bianca di Van Gogh con Alessandro Preziosi 

Oggi e domani al Circus di Pescara lo spettacolo “L'odore assordante del bianco” scritto da Stefano Massini e ispirata al pittore nel manicomio di Saint Paul

Oggi e domani, la stagione teatrale della Società Luigi Barbara di Pescara propone "Vincent Van Gogh. L'odore assordante del bianco" di Stefano Massini, con Alessandro Preziosi e la regia di Alessandro Maggi. Gli spettacol, al Teatro Circus di Pescara, sono in programma questa sera alle 21 e domani alle 17. Il biglietto di ingresso costa 30 euro per le poltronissime e 25 euro per le poltrone (per i soci della Società del teatro e della musica Luigi Barbara, i biglietti costano, rispettivamente, 27 e 22 euro). Con Preziosi, ex direttore del Tsa, saranno in scena Francesco Biscione, Massimo Nicolini, Roberto Manzi, Alessio Genchi e Vincenzo Zampa. Scene e costumi sono di Marta Crisolini Malatesta; il disegno luci è firmato da Valerio Tiberi e Andrea Burgaretta; le musiche sono di Giacomo Vezzani.
La storia è quella del pittore olandese, Vincent Van Gogh (1853-1890). È il 1889 e l'unico desiderio di Van Gogh è uscire dalle mura del manicomio di Saint Paul dove si trova rinchiuso. La sua prima speranza è riposta nell'inaspettata visita del fratello Theo che ha dovuto prendere quattro treni e persino un carretto per andarlo a trovare.
Come può vivere un grande pittore in un luogo dove non c'è altro colore che il bianco? Attraverso l'imprevedibile metafora del temporaneo isolamento di Vincent Van Gogh in manicomio, interpretato da Alessandro Preziosi, lo spettacolo di Khora.teatro in coproduzione con il Tsa (Teatro stabile d'Abruzzo) è una sorta di thriller psicologico attorno al tema della creatività artistica che, promettono le note di presentazione dello spettacolo, «lascia lo spettatore con il fiato sospeso dall'inizio alla fine».
Il testo, vincitore del Premio Tondelli a Riccione Teatro 2005 per la «scrittura limpida, tesa, di rara immediatezza drammatica, capace di restituire il tormento dei personaggi con feroce immediatezza espressiva», firmato da Stefano Massini con la sua drammaturgia asciutta ma ricca di spunti poetici, «offre», proseguono le note, «considerevoli opportunità di riflessione sul rapporto tra le arti e sul ruolo dell'artista nella società contemporanea».
Massini, 43 anni, fiorentino, è uno scrittore, drammaturgo e saggista. A 24 anni inizia a frequentare l'ambiente teatrale durante il servizio civile collaborando al Maggio Musicale Fiorentino.
Nel 2000 il suo esordio alla regia, con uno spettacolo-installazione a tema shakespeariano nell’armeria del Museo Stibbert. Nel 2001 è assistente ospite di Luca Ronconi al Piccolo Teatro di Milano. Il libro “Qualcosa sui Lehman” si rivela uno dei casi letterari del 2017 aggiudicandosi il Premio Mondello-Super Mondello e il Premio Campiello Selezione giuria dei letterati, oltre al Premio Giusti e Premio Fiesole. Nello stesso anno pubblica il suo secondo romanzo per Mondadori “L'interpretatore dei sogni”. Anche da questo romanzo viene tratto uno spettacolo teatrale, diretto da Federico Tiezzi e in scena per il Piccolo Teatro di Milano. L’anno scorso il suo “Lehman Trilogy”, presentato in prima internazionale con la regia di Luca Ronconi nel 2014, è stato messo in scena da Sam Mendes, il regista del film “American Beauty”, per il National Theatre di Londra. L’anno scorso, al Concerto del Primo Maggio a Roma, è stato invitato a raccontare una delle sue storie sul tema del lavoro.
E’ del maggio 2018 il suo ultimo libro “55 giorni. L'Italia senza Moro. Volti, immagini, storie da un paese in bilico”. Dal libro è stato tratto l'omonimo racconto di Luca Zingaretti andato in onda in prima serata su Rai1 l'8 maggio scorso in occasione del quarantennale dell’omicidio dello statista della Democrazia cristiana per mano delle Brigate Rosse.
La stagione teatrale della Società Luigi Barbara proseguirà, il 12 e il 13 febbraio, con “Appunti di viaggio”, uno spettacolo scritto, diretto e interpretato da Lina Sastri.
©RIPRODUZIONE RISERVATA