La voce di D’Abbraccio per le donne 

Online il video Il paese dagli sguardi negati del maestro abruzzese Cavuti con l’attrice partenopea

PESCARA. «Cercherò un nuovo orizzonte, dove l’ultimo velo volerà via/e vivrò una realtà limpida/senza il muro della sopraffazione». Sono gli ultimi versi di “Il paese dagli sguardi negati”, video tratto dal libro “Le Vite” di Davide Cavutiche lo stesso maestro francavillese ha diretto e che esce nella Giornata contro la violenza sulle donne sui canali social della Regione Abruzzo.
Il testo è affidato alla voce di una delle migliori attrici del panorama teatrale italiano, Mariangela D’Abbraccio, con le immagini delle opere (e dei particolari di alcune di esse) realizzate dall’artista emiliano Omar Galliani, la musica originale composta dal maestro Cavuti e incisa da Glauco Di Sabatino (percussioni), Anchise Vetuschi (chitarra e basso), Flavio Pistilli (tastiere) e dallo stesso Cavuti (synth e direzione), registrata negli studi “Arts Factory” di Teramo. Il montaggio è firmato da Antonio D’Ottavio, la produzione è di MuTeArt Film. Il testo del video nasce come parte di uno spettacolo dedicato alla figura della donna e vuole essere un modo per tenere alta l’attenzione sul dramma che molte donne vivono quotidianamente. «Spero che questa piaga terribile della nostra società possa un giorno sparire. Dobbiamo investire nelle nuove generazioni, formare una società migliore dove la violenza sulle donne possa essere cancellata per un mondo migliore», le parole scelte dall’attrice e cantante napoletana protagonista nel presentare l’opera e raccontare la sua partecipazione ad essa, quel «fare ognuno la propria parte» per cambiare le cose. «“Il paese dagli sguardi negati” è un testo a cui mi sento molto legato e che deve proiettarci, idealmente, in tutti i Paesi del mondo dove, ancora oggi, le donne vivono situazioni di disagio e di violenza e la loro dignità viene cancellata» spiega l’autore Davide Cavuti, che in passato ha già raccontato, in teatro, storie di donne vittime di violenza. Nel 2004, infatti, il compositore e regista abruzzese ha firmato la musica, il testo e la regia dello spettacolo “La donna vestita di sole”, con la partecipazione dell’attrice Caterina Vertova, un viaggio attraverso il dramma delle madri di Plaza de Mayo e la tragedia dei desaparecidos argentini.
«Per molti anni ho portato in tournée lo spettacolo legato alle madri argentine», ricorda ancora ilmaestro, «raccontando una pagina oscura di quella nazione e la storia di una donna, una madre a cui era stata fatta la violenza più disumana, quella di essere privata del proprio figlio». Il testo intitolato “Desaparecidos” fu inciso dalla voce di Giorgio Albertazzi e altri attori, come Edoardo Siravo, Michele Placido, Vanessa Gravina lo hanno interpretato in vari spettacoli e recital che avevano come tema “il rispetto della donna”.
Mariangela D’Abbraccio e Davide Cavuti hanno già lavorato insieme in teatro e l’ultima collaborazione prima dell’attuale risale a pochi mesi fa, già in questo tormentato 2020, per lo spettacolo “Hamlet” interpretato da Giorgio Pasotti e dalla stessa D’Abbraccio, con il maestro Cavuti che ha firmato la musica originale, per la regia di Francesco Tavassi e la produzione del Teatro stabile d’Abruzzo in collaborazione con Stefano Francioni Produzioni.
Davide Cavuti, artista eclettico, laureato in Ingegneria elettrica all’università dell’Aquila, ha composto le musiche per il teatro e per il cinema per registi e attori come Michele Placido, Ugo Pagliai, Lino Guanciale, Giorgio Pasotti, Edoardo Leo, oltre che per i compianti Pasquale Squitieri, Arnoldo Foà, Giorgio Albertazzi. Ha vinto un Premio Flaiano nel 2017 per la regia del film “Un’avventura romantica” (2016) con Michele Placido, Edoardo Siravo, Lino Guanciale presentato alla 73ª in uno degli eventi collaterali della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Per il film documentario “Lectura Ovidii”, con Pino Ammendola, Michele Placido, Ugo Pagliai, presentato in prima assoluta all’Icff di TorontoCavuti ha ricevuto l’Award of Excelllence. Come compositore ha vinto il Premio Carlo Savina (2017) per la musica da film. Ha collaborato con Ennio Morricone, Luis Bacalov, Nicola Piovani ed è direttore del Centro Studi Nazionale Cicognini sin dalla sua fondazione a Francavilla.
Le opere di Omar Galliani sono state più volte alla Biennale di Venezia, a quelle di San Paolo in Brasile, Parigi e in prestigiose esposizioni in tutto il mondo: molti suoi lavori sono inclusi nelle collezioni permanenti di importanti musei internazionali.
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