Laneri inaugura il 2023 della Riccitelli con un tributo al genio di Beethoven 

Il musicista italo-svedese eseguirà tutte le trentadue Sonate per pianoforte in nove diversi concerti La rassegna prosegue il 2 marzo con il duo Ettore Pagano (violoncello) e Monica Cattarossi (piano)

TERAMO. «Il suo modo di suonare richiama a ogni battuta la famosa frase di Chopin: il pianoforte è il mio secondo io»: il commento, uno fra i tanti e tutti encomiastici della critica specializzata, a un recital di Olaf John Laneri sottolinea oltre a talento e tecnica del pianista italo-svedese la sua sensibilità romantica nel far sentire la voce del pianoforte. Laneri sarà stasera il primo protagonista a Teramo della seconda parte della 45ª stagione dei concerti della Società Primo Riccitelli, direzione artistica Nazzareno Carusi. Appuntamento alle 20.30 nella sala polifuzionale della Provincia (via Comi 11).
Questo concerto sarà anche il primo di un’operazione titanica che prevede nell’arco di nove esibizioni l’esecuzione integrale delle trentadue Sonate per pianoforte di Ludwig van Beethoven, seguendo il numero d’opera assegnato dal genio tedesco. Sei concerti, dall’op. 2 all’op. 57, sono previsti in apertura e chiusura di questo secondo segmento di stagione, e gli ultimi tre a gennaio 2024, nella 46ª stagione Riccitelli.
Il corpus delle trentadue Sonate, composte nell'arco di circa un ventennio, evidenzia l'evoluzione negli anni dello stile di Beethoven, con le partiture che si staccano sempre più dalle regole classiche per guadagnare man mano libertà di scrittura e complessità. Tra il concerto di questa sera e quelli di venerdì 27 gennaio e venerdì 10 febbraio (entrambi alle 18.30, sempre nella sala polifunzionale), il maestro Laneri eseguirà il primo periodo delle trentadue Sonate (op. 2-op. 22).
«Sono felice e ringrazio il grande pianista Olaf John Laneri di avere accettato questa fatica di Atlante, eseguendo per di più le Sonate nel loro esatto elenco d’opera», sottolinea il maestro Nazzareno Carusi. «Già Hans von Bülow, uno dei maggiori direttori d’orchestra dell’Ottocento, notò come esse rappresentino il Nuovo Testamento di quella Bibbia del pianoforte, ma io direi della musica occidentale, che ha nel clavicembalo ben temperato di Bach il Vecchio Testamento. Se ne può discutere, forse, ma è un fatto che esse dispieghino, una per una e tutte insieme, una forza del pensiero tale che si fa indagine non solo nell’animo dei singoli, ma della storia degli uomini e del mondo. Anche l'ascoltatore più disarmato, purché conservi un animo aperto, si ritroverà sollecitato a guardare a sé e al mondo con animo migliore».
Olaf John Laneri, 51enne catanese di madre svedese, vincitore nel 1998 dell'autorevole concorso pianistico internazionale “Ferruccio Busoni”, era annunciato nel cartellone 2020, anno del 250° della nascita di Beethoven, ma quel concerto come molti altri saltò per la pandemia. Il tributo al genio di Bonn viene ora recuperato e ampliato. Laneri eseguirà il secondo periodo (op. 26-op. 57) delle trentadue Sonate il 26 maggio e il 9 e 23 giugno.
In mezzo ai sei concerti beethoveniani la Riccitelli proporrà altri sette appuntamenti, «protagonisti bellissimi nomi» rimarcano il maestro Carusi e la presidente del sodalizio, Alessandra Striglioni ne’ Tori. «Il talento prodigioso del violoncellista Ettore Pagano in duo con Monica Cattarossi al pianoforte il 2 marzo, l’Istituzione Sinfonica Abruzzese col pianista Andrea Bacchetti il 24 marzo, il Colibrì Ensemble di Pescara 12 e 26 marzo, la chitarrista Carlotta Dalia l’11 aprile, il fagottista Paolo Carlini con Fabrizio Datteri al pianoforte il 20 aprile, il violoncellista pescarese Luigi Piovano in un originalissimo progetto con sestetto/ottetto d’archi il 12 maggio».
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