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Muore a 101 anni Walter Bernstein sceneggiatore premio Oscar 

NEW YORK. Hollywood dice addio a uno dei suoi più longevi sceneggiatori: Walter Bernstein, che negli anni Cinquanta fu vittima del Maccartismo, la caccia alle streghe anti-comunista da lui raccontata...

NEW YORK. Hollywood dice addio a uno dei suoi più longevi sceneggiatori: Walter Bernstein, che negli anni Cinquanta fu vittima del Maccartismo, la caccia alle streghe anti-comunista da lui raccontata nel «Prestanome», è morto a New York a 101 anni. Una lunga vita ispirata dalla passione per la politica e per il cinema: Bernstein, che amava definirsi «un ebreo laico di idee di sinistra», subito dopo la guerra finì nelle liste nere dei simpatizzanti comunisti e come tale venne messo all'indice da Hollywood. Non volendo far nomi davanti alla commissione della Camera guidata dal deputato Joseph McCarthy, Bernstein, come altri sceneggiatori e registi, riuscì a continuare a lavorare usando persone insospettabili pronte a firmare i suoi copioni. Una vicenda narrata nel «Prestanome» del 1976: nel film, che gli valse l'anno dopo la candidatura agli Oscar e il premio della Writers Guild Association.
«Lasciai il partito, ma non il socialismo», raccontò quaranta anni dopo nell'autobiografia “Inside Out”. La messa all'indice terminò nel 1959 con “Quel Tipo di Donna”, regia di Sidney Lumet e Sophia Loren e Tab Hunters protagonisti. Quello stesso anno Bernstein aveva lavorato di nuovo con Sophia in “Il diavolo in calzoncini rosa” di George Cukor. Seguì l'anno dopo «I Magnifici Sette», l'adattamento hollywoodiano del classico di Akira Kurosawa “I Sette Samurai”.