Solisti Aquilani Omaggio a Bruch con Saggini

L’AQUILA. Sarà interamente dedicato a Max Bruch, a cento anni dalla scomparsa, l’appuntamento di domani con i Solisti Aquilani e Musica per la città, all’Auditorium del Parco con inizio alle 18, con...

L’AQUILA. Sarà interamente dedicato a Max Bruch, a cento anni dalla scomparsa, l’appuntamento di domani con i Solisti Aquilani e Musica per la città, all’Auditorium del Parco con inizio alle 18, con Gianluca Saggini alla viola solista.
L’omaggio a Bruch, esponente di un Romanticismo musicale fortemente ispirato a una delle colonne portanti di questo movimento, cioè Felix Mendelssohn, si apre con la Serenata su melodie svedesi. A seguire la Romanza op. 85 per viola e archi. Il concerto si chiude sulle note dell’Ottetto in si bemolle maggiore, completato nel 1920, solo pochi mesi prima della morte del compositore. In seguito alla morte el musicista andò perduto per oltre tre quarti di secolo. È solo dalla seconda metà degli anni Novanta che questo capolavoro è potuto rientrare nel repertorio cameristico per archi. Grazie anche al lavoro di recupero del musicologo americano, Thomas Woods.
Gianluca Saggini si è formato sotto la guida di Giusto Cappone (leggendaria prima viola dei Berliner Philahrmoniker di Karajan), Vladimir Mendelssohn e Wilfried Strehle. Nel 1999 Riccardo Chailly lo scelse quale prima viola dell’Orchestra Verdi di Milano. Da lì in poi cominciano le sue collaborazioni, come prima viola, con l’Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli, l’Orchestra dell’Arena di Verona, l’Orchestra del Teatro Regio di Parma, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino Dal 2004 è infatti il violista del Quartetto Bernini, con il quale svolge un’intensa attività concertistica in tutto il mondo.
©RIPRODUZIONE RISERVATA.