Tre fratelli all’ombra della dinastia Agnelli 

Ginevra Elkann esordisce nella regia con il film “Magari” con Scamarcio e la Rohrwacher in programmazione su RaiPlay

Una piccola rivoluzione, causa Covid, che inizia con “Magari” di Ginevra Elkann, il primo dei film di Rai Cinema che, saltando la sala, è in esclusiva da giovedì scoeso su RaiPlay. Seguiranno quattro nuovi titoli originariamente destinati alle sale ed altri quattro che andranno direttamente sulla piattaforma dopo essere passati nei cinema. Si parte appunto con “Magari”, già a Locarno e Torino, in cui la regista racconta la sua infanzia o almeno ne è fortemente ispirata.
Nipote di Gianni Agnelli, figlia di Margherita Agnelli e di Alain Elkann, sorella di John e Lapo, Ginevra non a caso mette su una storia di tre fratelli, Alma, Jean e Sebastiano che da Parigi, città dove vivono in un agiato ambiente alto borghese con la madre di fede russo-ortodossa, Charlotte (Celine Sallette), si ritrovano per un breve periodo in un ambiente opposto. Ovvero tra le braccia di Carlo (Riccardo Scamarcio), padre italiano, abbastanza immaturo, completamente al verde e totalmente imperfetto e comunque più interessato alla sceneggiatrice Benedetta (Alba Rohrwacher) che a loro.
«Con Clara Barzini con cui ho scritto il film», spiegaGinevra Elkann, «volevo tornare agli anni Ottanta, entrare nei miei ricordi, ma non posso dire che “Magari” sia un film sulla mia famiglia, piuttosto su un'idea di famiglia, come mi ha detto anche giustamente Scamarcio mentre giravamo. Certo, c'è uno spunto autobiografico che però ha preso una sua strada. Volevo solo parlare di emozioni e di piccole cose dell'infanzia attraverso gli occhi di una bambina che ha una sua idea di felicità e di famiglia». Cosa hanno detto suo padre e i suoi fratelli del film? «Il mio papà, che mi ha ispirato come tanti altri padri che conosco, nel vedere il film si è riconosciuto in alcune cose e in altre no, ma più che altro, come i miei fratelli, è stato contento che sia riuscita a fare un film che è sempre stato il mio sogno». Dice invece il padre “imperfetto” Scamarcio: «Interpreto un genitore particolare che si ritrova a dover passare le vacanze di Natale con i tre figli che lo raggiungono attrezzati per la montagna, ma che poi si ritrovano ad essere portati al mare, a Sabaudia. Comunque, girando il film, mi sono venuti in mente dei ricordi di bambino. Quando i miei litigavano e minacciavano di separarsi, di notte a letto facevo una preghierina per paura che accadesse davvero». «Ginevra Elkann», dice Alba Rohrwacher, «ci ha immersi in un mondo accogliente, vero e facile in cui muoversi. Era il suo mondo, ma è diventato subito il nostro. Si è creata come una nuova famiglia, grazie anche al potere magico di Ginevra».
A “Magari” seguirà dal 28 maggio “Bar Giuseppe” di Giulio Base; “La rivincita” di Leo Muscato dal 4 giugno e “Abbi fede” di Giorgio Pasotti. I 4 titoli che andranno invece direct to play sono: “Lontano lontano” di Gianni Di Gregorio, “Otzi il mistero del tempo” di Gabriele Pignotta, “Dafne” di Federico Bondi e “Un giorno all'improvviso” di Ciro Emilio.
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