Venti: «Quel video sul Covid mi ha scosso» 

Il produttore teatino ( l’Ivo Avido di Radio 105) a fianco dei premi Oscar Tornatore e Piovani per la pubblicità sul vaccino

CHIETI. Impronte abruzzesi su “La stanza degli abbracci”, il primo di quattro spot firmati da Giuseppe Tornatore volti a sensibilizzare gli italiani sulla necessità di vaccinarsi contro il Covid 19.
Il regista siciliano, premio Oscar, è stato chiamato dal commissario straordinario per l’emergenza sanitaria Domenico Arcuri a realizzare, appunto, una serie di video pubblicitari “pro bono” per i quali si avvale dell’opera, per la colonna sonora, del maestro Nicola Piovani, altro premio Oscar, mentre la fotografia di scena è affidata al fotoreporter pescarese Stefano Schirato il quale, come Piovani, da tempo collabora con Tornatore.
Lo spot è promosso da Marco Belardi per la Lotus della quale è produttore esecutivo il teatino Enrico Venti che spiega: «Un altro video è attualmente in fase di montaggio e ne seguiranno altri insistendo sul concetto per cui le persone ancora incerte se sottoporsi o meno al vaccino non vanno colpevolizzate ma comprese ed aiutate». Un messaggio forte quello lanciato dalle protagoniste dello spot. Un’anziana signora degente in una casa di riposo e la figlia che, indossate le mascherine, si abbracciano dopo diverso tempo, divise da un telo di plastica trasparente. La madre, dopo la commovente stretta avvolta dal cellophane, chiede cosa ha deciso, a proposito del vaccino, alla figlia che mostra di avere dei dubbi e la risposta dell’anziana, al momento dei saluti, è di quelle che lasciano il segno: «I dubbi aiutano, devi volerti bene» dice in maniera appassionata mentre, intanto, il vento solleva il telo di plastica.
Una plastica che, come ha avuto modo di spiegare lo stesso Tornatore, sembra aver davvero avvolto la nostra vita. «Questa campagna di sensibilizzazione mi ha coinvolto parecchio a livello emotivo», aggiunge Venti. «La primavera scorsa sono rimasto chiuso nella mia casa di Chieti dove ero tornato assieme a mia moglie Ileana, allora in attesa di Maya, nata due mesi fa, e agli altri due figli Giada e Daniel. Con noi solo una valigia di abiti. Tutto fermo, tutto surreale, dopo aver appena finito di lavorare ad alcuni film e a “The Land of Dreams”, musical diretto da Nicola Abbatangelo con una grande ricostruzione della New York degli anni Venti». E così anche l’inarrestabile Enrico Venti, che in parecchi ricordano come l’Ivo Avido radiofonico di “Lo Zoo di 105”, protagonista con gli amici di sempre Marcello Macchia (Maccio Capatonda) e Luigi Luciano (Herbert Ballerina) di alcuni format per web-tv e di diverse esperienze cinematografiche, tra cui “Italiano medio” e “Omicidio all’italiana”, è stato costretto a fermarsi. «In estate si è ripreso pian piano a lavorare attraverso una fiction di Canale 5 con Claudia Pandolfi e Alessandro Preziosi e, per Sky, con “Alfredino- Una storia italiana”, quattro episodi, Anna Foglietta protagonista, dedicati alla tragedia di Vermicino che quarant’anni fa commosse in diretta televisiva l’intera nazione. Le difficoltà sono però tante e ci sono dei rigidi protocolli, tutti ovviamente da rispettare. Io per primo adotto ogni sorta di precauzione con tanta voglia, comunque, di lasciarci per sempre tutto alle spalle. Ma perché ciò accada occorre davvero “volerci bene” come suggerisce la campagna per la vaccinazione».