Accord, mese decisivo per il varo del progetto

Il socio Baldarelli: «Contratto dei mezzi produttivi e stabilimento da adattare» Ex Otefal, si punta al rientro di altri 20 lavoratori. Alla Edimo niente cassa

L’AQUILA. Gennaio dovrebbe essere il mese decisivo per completare tutte le procedure di acquisizione degli spazi dove andrà a insediarsi l’Accord Phoenix: entro il 30 si procederà con le stipule notarili, sia con il commissario Finmek che con il Comune. Lo ha confermato Francesco Baldarelli, socio dell’azienda guidata dall’ingegnere Ravi Shankar, rispondendo alla richiesta di incontro sollecitata da Fim, Fiom e Uil. E dopo la pausa natalizia ripartono le vertenze Intecs, ex Otefal e gruppo Edimo. I sindacati sono pronti a riprendere le trattative.

ACCORD PHOENIX. A chiedere aggiornamenti al socio Baldarelli sui tempi necessari per l’avvio delle attività lavorative, è stato Giampaolo Biondi della Fim-Cisl, anche a nome delle altre sigle sindacali. Baldarelli ha annunciato la stipula degli atti notarili entro la fine di gennaio e l’intenzione di fissare a breve un incontro, «per discutere del cronoprogramma dei lavori e delle procedure di inserimento dei lavoratori, in modo da rispettare gli impegni presi con i sindacati, il Comune, il commissario Finmek e la Regione. Nel frattempo noi abbiamo contrattualizzato la fornitura dei mezzi produttivi e il recupero funzionale dell’impianto industriale, che dovrà essere necessariamente adattato. Speriamo di tenere fede ai tempi», ha sottolineato Baldarelli, «e di non incontrare ostacoli dilazionatori».

EX OTEFAL. I sindacati vogliono un confronto con la Framiva Metalli di Varese, che ha rilevato il sito di Bazzano, richiamando al lavoro 50 dipendenti su 170 in mobilità. «Sappiamo che il reparto di verniciatura è stato affittato agli spagnoli della Lux Perfil», afferma Clara Ciuca (Uilm), «e vogliamo conoscere le prospettive occupazionali di questa operazione, che potrebbe far rientrare in fabbrica altre 20 persone».

EDIMO. Il tribunale ha accettato lo stato del passivo per il personale delle aziende del gruppo Edimo che sono in concordato preventivo. Ma ancora non arriva la cassa integrazione straordinaria per i 30 addetti della Em 969. «Ancora non esce il decreto ministeriale», aggiunge Ciuca, «e i lavoratori devono avere Tfr e competenze. Intanto attendiamo la convocazione dalla Temar, per conoscere i carichi di lavoro».

INTECS. Da gennaio i 128 ricercatori dell’ex Technolabs scontano l’entrata in vigore del Jobs Act, che ha ridotto notevolmente la cassa integrazione. «Purtroppo non si intravedono alternative al piano industriale, che prevede un ridimensionamento drastico del personale», spiega Alfredo Fegatelli (Fiom), «e siamo in attesa del tavolo istituzionale che si è impegnato a individuare percorsi di reinserimento lavorativo».

Romana Scopano

©RIPRODUZIONE RISERVATA