Il primario Cardilli: non chiuderanno le unità di emergenza di Tagliacozzo e Pescina

Appalto, rispondono in 130

Pronto soccorso, record di ditte per eseguire i lavori

 AVEZZANO. Ben 130 ditte hanno risposto al bando per i lavori di ristrutturazione del pronto soccorso. Franco Cardilli, responsabile dei tre pronto soccorso di Avezzano, Tagliacozzo e Pescina, tre unità di emergenza, assicura: «Niente tagli alle strutture di pronto soccorso periferiche di Tagliacozzo e Pescina, ed entro due mesi al via i lavori nella sede centrale di Avezzano».

La rassicurazione arriva dopo l’allarme lanciato dai comitati civici secondo cui ad aprile scatterà la chiusura notturna dei due pronto soccorso minori.

I LAVORI.
La ristrutturazione del pronto soccorso è stata annunciata più volte dalla Asl e doveva essere portata a termine nel 2009. «L’espletamento della gara», ha affermato Cardilli, «si è rivelata molto complessa visto che al bando hanno risposto 130 aziende. Comunque sia, i lavori partiranno a maggio, forse giugno. Con la ristrutturazione globale, il pronto soccorso acquisterà la funzionalità di una struttura modernissima. Avrà la particolarità di avere per i codici minori un’area indipendente e quindi i tempi d’attesa si abbasseranno notevolmente. I lavori», ha aggiunto, «saranno concepiti a moduli e l’attività non verrà mai interrotta».

LA ASL.
Le file al pronto soccorso di Avezzano sono una consuetudine. Durante la notte sono al lavoro solo tre infermieri, a volte addirittura due, e uno svolge anche servizio di emergenza sull’ambulanza. Spesso è capitato che al Pronto soccorso sia rimasto un solo infermiere con decine di pazienti in coda nella sala d’attesa che in realtà è un buio corridoio con una decina di sedie.

Sono mille i trasferimenti annui di pazienti in altri ospedali abruzzesi o fuori Regione. La paventata chiusura delle unità di pronto soccorso di Tagliacozzo e Pescine aggraverebbe ad Avezzano una situazione già insostenibile. A smentire tale ipotesi è però il responsabile delle tre strutture marsicane, Franco Cardilli. «Dalla direzione generale», ha affermato, «tale ipotesi è stata definita inverosimile. I due pronto soccorsi periferici non chiuderanno, né di notte, né di giorno».

IL COMITATO.
«La notizia», avevano affermato dal comitato civico per la difesa degli ospedali di montagna, «arriva dal centro dipartimento di medicina d’urgenza dell’Aquila che ha riferito l’applicazione dei tagli dal primo aprile, subito dopo le elezioni». Le rassicurazioni della Asl, però, non convincono i membri del comitato: «Continueremo a vigilare sulla questione».

CARENZA POSTI.
Sono mille i trasferimenti dall’ospedale di Avezzano fuori Regione dopo la visita al pronto soccorso, nonostante ci siano ben 110 posti letto inutilizzati per carenza di personale.