Arrestata per stalking alla madre invalida 

La vittima telefona ai carabinieri e chiede aiuto: tra le accuse anche alcuni episodi di percosse con una stampella

PRATA D’ANSIDONIA. «Pronto, carabinieri, correte: non ce la faccio più». E in sottofondo grida di donna.
Questa la telefonata raccolta dai militari della stazione di San Demetrio ne’ Vestini, che hanno raggiunto il villaggio Map di Prata d’Ansidonia e hanno arrestato in flagranza di reato Emanuela Bernabeo Silveri, di 41 anni. È stata bloccata dal comandante della stazione carabinieri di San Demetrio ne’ Vestini, Mario Aloisio, e portata al carcere di Chieti con l’accusa di stalking, violenza privata, violazione di domicilio e percosse (sarebbe stata utilizzata una stampella), aggravati, commessi nel corso degli anni nei confronti della madre, invalida al 100% e inferma.
Secondo gli investigatori la figlia, con una condotta che sarebbe stata reiterata nel tempo, approfittando dello stato di infermità della madre, più volte avrebbe violato il domicilio di quest’ultima restando nell’abitazione contro la volontà della stessa, arrecandole molestie e usando violenza fisica e psicologica, costringendola a subire la sua presenza, così da cagionarle un perdurante stato di ansia e di agitazione dovuto al timore per la sua incolumità e tale da indurla a richiedere continuamente l’intervento dei carabinieri. L’ultima telefonata da parte della vittima ha fatto scattare l’arresto. L’avvocato nominato di fiducia dalla 41enne è Massimo Costantini, del Foro dell’Aquila. Nelle prossime ore l’arrestata dovrà comparire davanti al giudice per la convalida dell’arresto. Il pm è Roberta D’Avolio.
Il blitz dei carabinieri di San Demetrio ne’ Vestini arriva a valle di una pregressa attività di indagine volta a documentare la reiterazione dei reati nel tempo, grazie al supporto fornito da numerose testimonianze e all’acquisizione di elementi e riscontri relativi a precedenti episodi, avvenuti sempre nelle medesime circostanze.
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