Arrivati con il volo da Casablanca i primi 175 “rinforzi” per il Fucino 

I braccianti con famiglie al seguito verranno distribuiti tra 45 aziende dopo il periodo di quarantena Piano di Confagricoltura e Farnesina: «Sono persone specializzate, da anni lavorano nella Marsica»

AVEZZANO. Sono arrivati dal Marocco per tornare a lavorare nelle 45 aziende del Fucino: madri, padri, bimbi. Sbarcati ieri pomeriggio all’aeroporto di Pescara con destinazione Marsica. Sono i 175 lavoratori stagionali che avranno il compito di “salvare” anche questa stagione di raccolta. Il blocco delle frontiere ha spinto Confagricoltura L’Aquila a replicare l’operazione dell’anno scorso. Così l’associazione ha organizzato un volo charter che ieri pomeriggio dal Marocco ha portato a Pescara 189 lavoratori, dei quali 175 pronti a tornare nella Marsica. Gli altri – e sono una minoranza – andranno in aziende del nord Italia. Grazie a una stretta collaborazione tra Confagricoltura, la Farnesina, l’ambasciatore italiano a Rabat, Armando Barucco, e il vice capo missione Matteo Romitelli si è riusciti ad anticipare i tempi del viaggio evitando che potessero esserci i problemi dello scorso anno.
Il volo della compagnia aerea Alba Star è partito da Casablanca ieri nel primo pomeriggio.
«Il consolato italiano a Casablanca si è assicurato che tutto fosse nella norma e ha permesso che il volo partisse senza problemi», spiega Stefano Fabrizi, direttore di Confagricoltura L’Aquila, «è stato un lungo iter che ha permesso ai nostri lavoratori stagionali di tornare nella Marsica e di rientrare nelle aziende dove da anni operano».
A fornire assistenza ai tanti arrivati dal Marocco c’erano delle operatrici di Confagricoltura che hanno permesso di velocizzare il riconoscimento e le operazioni alla dogana, e altri che, visto l’inizio del ramadan (il mese sacro di digiuno e preghiera celebrato ogni anno dai praticanti di fede islamica), hanno distribuito acqua.
Dopo la trafila burocratica sono saliti sui pullman di Bianchi Tour di Luigi Bianchi, diretti nei vari comuni marsicani dove i braccianti trovano ospitalità e dove dovranno osservare la quarantena. Per tutti è stata già disposta la sorveglianza sanitaria da parte dell’Asl di Avezzano alla luce dell’emergenza pandemica.
A sbarcare a Pescara anche due famiglie che lavorano nell’azienda di Avezzano “Nicola Di Renzo” e nella ditta agricola “Toto” di Trasacco. Tra loro anche mamme, papà e due bambini di poco meno di un anno, nati nella Marsica e tornati per pochi mesi nella loro terra d’origine per conoscere nonni e zii. E poi tanti lavoratori specializzati che occupano posti di rilievo nelle aziende del territorio e giovani pronti ad “affrontare” i campi del Fucino subito dopo la quarantena. «Per velocizzare le operazioni all’aeroporto abbiamo preparato tutto nei dettagli», conclude Fabrizi, «insieme agli assistenti abbiamo compilato e consegnato a ognuno di loro e agli uffici di competenza le autocertificazioni che ci ha rilasciato l’ambasciata. Molti li conosciamo bene, lavorano da anni qui, altri li abbiamo assistiti anche in passato. Stanno tutti bene, erano solo molto provati dal viaggio ma ci hanno ringraziato per aver avergli permesso di tornare in Italia».
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