Avezzano, arresti domiciliari per i quattro indagati dell'inchiesta sul nuovo municipio

Il Tribunale del riesame  ha accolto il ricorso del pubblico ministero nei confronti del tecnico comunale Massimo De Sanctis, dell'ex assessore comunale e attuale consigliere, Vincenzo Ridolfi, del professionista Paolo Santoro e dell'imprenditore Goffredo Mascitti, tutti accusati di truffa aggravata per i lavori di realizzazione della megastruttura prevista dal contratto di quartiere.

AVEZZANO. Arresti domiciliari ai quattro indagati per la presunta truffa del nuovo municipio. Il provvedimento è stato disposto dal Tribunale del riesame che ha accolto il ricorso del pubblico ministero Maurizio Maria Cerrato nei confronti del tecnico comunale Massimo De Sanctis, dell'ex assessore comunale e attuale consigliere, Vincenzo Ridolfi, del professionista Paolo Santoro e dell'imprenditore Goffredo Mascitti, tutti accusati di truffa aggravata per i lavori di realizzazione della megastruttura prevista dal contratto di quartiere.

La corte presieduta da Giuseppe Romano Gargarella, e composta dai giudici Billi e Buccella, ha recepito quasi totalmente le richieste del sostituto procuratore della Repubblica di Avezzano che aveva chiesto l'arresto in carcere per il profesionista e l'imprenditore, oltre ai domiciliari per l'esponente politico di centrodestra e per il tecnico comunale.

Il gip di Avezzano aveva concesso misure restrittive minori ai quattro indagati, poi il 22 ottobre il Tribunale del riesame dell’Aquila aveva annullato tre delle quattro ordinanze cautelari accogliendo l’appello presentato dalla difesa. Per Ridolfi il pronunciamento del gip di Avezzano, Paolo Andrea Taviano, è arrivato addiriuttura stamattina, disponendo la revoca del provvedimento restrittivo e cioè il divieto di dimora ad Avezzano. Tutti provvedimenti ora annullati dal tribunale del riesame. A questo punto i difensori avranno dieci giorni di tempo per presentare ricorso in cassazione.

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