Bimbi e “pupazze”: musica e colori nel centro storico

Gli alunni della “De Amicis” protagonisti del progetto Parata con oltre 300 partecipanti coi cappelli di 99 paesi

L’AQUILA. Nel 2009 erano appena nati. Oggi si sono presi la loro città sfilando in centro storico con 99 cappelli simbolo di una “ri-fondazione” che riparte dalle cose semplici: carta, colla, colori, materiali riciclati. Fantasia e passione.

Gli alunni della “De Amicis” hanno aderito con entusiasmo al progetto della Libera Pupazzeria di Roio Piano che ha presentato, con un riuscito evento finale, i risultati del laboratorio artistico svolto a scuola nell’ambito del progetto di plesso “La De Amicis mette in scena la città”. Da febbraio scorso un lavoro di ricerca condotto dalle insegnanti e dai piccoli studenti ha portato alla luce fatti, racconti e genti facenti parte della memoria collettiva di questa comunità così duramente segnata, permettendo il riannodarsi dei fili spezzati. Una spettacolare parata – oltre 300 figuranti tra bambini, bambine, musicisti, decine di pupazze in cartapesta e 99 cappelli-paese – ha attraversato il centro storico dai Quattro cantoni fino al Castello. I 99 paesi, le pupazze raffiguranti storici luoghi e personaggi del passato, si sono uniti simbolicamente in un grande cerchio rifondando la città che verrà. Oltre ai conduttori del laboratorio, Massimo Piunti e Silvia Di Gregorio, a guidare la parata Giulio Votta (attore e performer), Armando Rotilio (musicista) e il suo magico ensemble di voci e percussioni, Tiberio Boccanera da Terzone e il suo mitico organetto a due bassi, Luca Sebastiani da San Giacomo alla ciaramella e alla zampogna.