Bus spostati all’Anagnina, bufera politica 

Esplode il caso tra interrogazioni parlamentari e petizioni. Ma il M5S abruzzese smentisce: «Falso, la misura è provvisoria»

L’AQUILA. La politica insorge contro lo spostamento del terminal bus dalla stazione Tiburtina di Roma all’Anagnina. Mobilitazione da destra a sinistra, prima interrogazione parlamentare depositata dal forzista Nazario Pagano, ma a sostegno della giunta capitolina interviene il Movimento 5 stelle abruzzese che parla di «soluzione temporanea» e aggiunge che l’argomento che tiene banco da giorni tra petizioni, appelli e prese di posizione sarebbe «l’ennesima strumentalizzazione cavalcata dal Pd».
BUS IN PARLAMENTO. Arriva in parlamento la decisione del Comune di Roma di trasferire il terminal che movimenta 8 milioni di passeggeri l’anno, al nodo di Anagnina. Il senatore di Forza Italia Nazario Pagano ha scritto un’interrogazione urgente. Pagano ricorda i passaggi che hanno portato alla levata di scudi contro il provvedimento. «Tale notizia è stata diffusa a seguito dell’approvazione di una delibera della giunta capitolina, con la quale è stato approvato il progetto definitivo dei lavori di riqualificazione di un’area all’interno del nodo Anagnina, con l’intento di creare un nuovo hub destinato alla sosta onerosa e alla fermata dei mezzi adibiti a linee di trasporto pubblico interregionali, nazionali e internazionali; l’opera, a quanto risulta, è stata inserita nel Piano investimenti 2018-2020 del Comune di Roma; la giunta attribuisce al Dipartimento sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana l’incarico di redigere, validare e approvare il progetto esecutivo relativo ai lavori di riqualificazione dell’area, finalizzati al rilascio, da parte del ministero delle Infrastrutture e Trasporti, del nulla osta; la stazione Tiburtina, oltre a essere un grande hub per l’alta velocità, ha una posizione centrale, molto vicina a Termini. Al contrario, Anagnina si trova in una zona molto periferica, distante circa 40’ di metropolitana dalla stazione Termini e dal centro di Roma; molte regioni italiane non sono ancora state dotate dell’alta velocità e, soprattutto al Sud, il sistema ferroviario versa in condizioni non degne di un Paese europeo, gli autobus sono l’unica soluzione possibile per raggiungere la capitale». Per Pagano, «questo provocherà, oltre ai disagi per i viaggiatori, un grande danno a lavoratori e studenti pendolari, costretti ad affrontare, una volta giunti a Roma, un ulteriore percorso di durata non indifferente per raggiungere il luogo di lavoro». Si chiede al governo di «evitare questa scelta opinabile che tanto danno arrecherà ai cittadini».
ALTRE INTERROGAZIONI. Annunciano l’interrogazione sia la deputata Pd Stefania Pezzopane, sia il deputato di Forza Italia Antonio Martino. Pezzopane annuncia che chiederà «se l’operazione è concordata col ministro e se lui intende avallare questa decisione così negativa per l’Abruzzo». Pezzopane promette «ogni forma di protesta». «La decisione è fortemente penalizzante per i numerosissimi pendolari abruzzesi che quotidianamente raggiungono Roma» ma non solo. Anche per chi utilizza «pullman interregionali, nazionali e internazionali in arrivo a Roma. L’opera è già stata inserita nel Piano investimenti 2018-2020 del Campidoglio in sede di assestamento di bilancio». «La giunta avrà bisogno del nulla osta del ministero», dice Pezzopane rilevando che «dopo aver approvato la delibera, e a seguito del clamore suscitato, il Campidoglio, con dichiarazioni attribuite all’assessore alla Mobilità Madeo ha aggiunto che per i collegamenti interregionali, nazionali e internazionali dei pullman non si abbandonerà completamente l’area Tiburtina. La confusione regna sovrana». Per il deputato di Forza Italia Antonio Martino «la delibera è da annoverare tra gli atti scellerati, bisogna fermare questa volontà che sta mettendo in allarme l’opinione pubblica dei nostri territori».
FRATELLI D’ITALIA. «Fratelli d’Italia L’Aquila e il gruppo dell’assemblea capitolina compatti nella battaglia contro la delibera della giunta Raggi». A dichiararlo è il portavoce comunale del circolo Michele Malafoglia.
5 STELLE. «Ancora strumentalizzazioni da parte del Pd che gioca sulla disinformazione», fa sapere il M5s abruzzese. «A quanto comunicato dal Comune di Roma l’intenzione rimane quella di mettere a gara il servizio e recuperare l’area del piazzale Est della stazione, per dotare la città di un servizio più funzionale. Come ribadito dall’assessore Meleo, l’area di Anagnina è una soluzione temporanea, proprio per assicurare un nuovo hub intermodale, un’area scelta in base agli studi effettuati da parte di tecnici e uffici. Obiettivo finale di questo percorso è creare da una parte il potenziamento del nodo Anagnina, dall’altra istituire una nuova autostazione nel piazzale Est di Tiburtina che però rispetti i criteri di legalità».
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