C’è solo un medico no vax Ortu: «Provincia virtuosa» 

Il presidente dell’Ordine: «Deontologia professionale nel Dna della categoria» Finora nessun provvedimento adottato per gli operatori sanitari senza vaccino 

L’AQUILA. Un solo medico risulta non vaccinato nella provincia dell’Aquila. Mentre in Italia sono 728 i camici bianchi attualmente sospesi dagli albi degli Ordini dei medici perché non si sono sottoposti al vaccino anti Covid, «la nostra provincia è virtuosa», sottolinea il presidente dell’Ordine provinciale dei medici, Maurizio Ortu. Nell’Asl 1 ancora non vengono decisi provvedimenti nei confronti degli operatori sanitari no-vax. Intanto, dopo le tre classi già in quarantena all’Aquila, in seguito alla positività riscontrata in bambini al di sotto dei 12 anni, scatta l’isolamento domiciliare anche per gli alunni di due classi a Fontecchio.
MEDICI NO VAX. «Nella nostra provincia, stando ai dati in possesso», spiega Ortu, «c’è solo un medico che risulta al momento senza vaccino. Evidentemente i nostri medici hanno nel loro Dna la deontologia professionale che deve contraddistinguere chi sceglie questa professione. Siamo una provincia virtuosa, in tale senso, se guardiamo ai numeri di altri territori». Nelle scorse settimane la direzione dell’Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila ha inviato al personale sanitario che non ha effettuato la vaccinazione una mail di sollecito, tramite posta certificata: l’obiettivo, convincere i no vax, prima di intraprendere azioni più drastiche, come la sospensione dal lavoro, già peraltro adottata in altre regioni. Per ora, l’azienda sanitaria non ha voluto rendere noto il dato complessivo degli operatori sanitari che mancano all’appello. In Abruzzo, la percentuale oscillerebbe intorno al 10 per cento del totale, tra medici, infermieri e operatori socio sanitari. In Italia le sospensioni sono state in tutto 936, di cui 208 revocate dopo che i camici bianchi hanno provveduto a mettersi in regola con la vaccinazione, diventata obbligatoria da aprile per il personale sanitario. A comunicarlo è stata la Federazione nazionale degli ordini dei medici e chirurghi (Fnomceo), che riceve dagli Ordini provinciali (sinora sono stati 55 su 106) la comunicazione delle sospensioni. Secondo le stime, sarebbero in circa 1.500 i medici italiani non ancora immunizzati, lo 0,3% del totale.
QUARANTENA SCUOLE. Sono due le classi finite in quarantena a Fontecchio, dopo che sono emersi casi positivi tra gli alunni. La notizia è arrivata dal sindaco di Fagnano Alto, Francesco D’Amore, visto che i casi riguardano minori residenti nel suo comune, che frequentano la scuola a Fontecchio. «L’Asl», afferma D’Amore, «ci ha comunicato 5 casi di persone positive nel comune di Fagnano Alto. Una persona si trova ricoverata in ospedale all’Aquila e quattro sono in quarantena nelle proprie abitazioni. Inoltre, ci ha segnalato tre casi in sorveglianza attiva, sempre nelle proprie abitazioni, per contatto stretto. Il dato è aggiornato al 16 settembre. Si precisa che una di esse è un minore e il preside mi ha comunicato che sono state avvisate le famiglie dei bambini che nei prossimi giorni dovranno rimanere a casa in attesa dei tamponi. Si precisa che per tutti gli altri il servizio di scuolabus funzionerà regolarmente. Nell’augurare a tutti una pronta guarigione», conclude il sindaco, «vi invito a rispettare tutti i protocolli di distanziamento e di protezione; in caso di sintomi bisogna contattare subito il medico di famiglia e l’Asl e, se risultati positivi, avvisare prontamente il sindaco».
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