i controlli

Carsoli, droga per le feste, arrestato con hashish e cocaina

Il tribunale di Avezzano lo aveva appena condannato a 4 anni di reclusione per spaccio, ma Armando D'Andrea non ha desistito. Sorpreso durante un controllo dei carabinieri, ora è agli arresti domiciliari

CARSOLI. Nemmeno un mese fa il tribunale di Avezzano lo aveva condannato a quattro anni di reclusione per spaccio di stupefacenti. In attesa che la sentenza diventasse definitiva è tornato in libertà e ci è cascato di nuovo: si è fatto trovare in possesso di quasi 100 grammi di hashish, una dose di cocaina, circa 18 grammi di manicolato (sostanza per tagliare la cocaina), bilancini e materiali per il confezionamento di sostanze stupefacenti. A finire nei guai è di nuovo Armando D’Andea, 51enne disoccupato di Carsoli, già arrestato dai carabinieri della locale stazione, per lo stesso tipo di reato: detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Il precedente episodio risale al 13 novembre scorso. D’Andrea era stato fermato dai militari al comando del maresciallo capo Umberto Cicone che avevano ritrovato nella sua abitazione un ingente quantitativo di droga: 120 grammi di cocaina, divisa in 175 ovuli pronti allo spaccio e 80 grammi di hashish in pezzi, oltre al materiale per il confezionamento e a un bilancino di precisione. Quando i carabinieri arrivarono nella sua abitazione, D’Andrea tentò di disfarsi della droga lanciandola dalla finestra ma sotto c’erano altri militari che lo hanno visto. La droga era nascosta in un barattolo pieno di riso, che l’avrebbe preservata dall’umidità. Per questo episodio l'uomo è stato già giudicato dal tribunale di Avezzano. Il giudice Stefano Venturini lo ha condannato a quattro anni di reclusione oltre al pagamento di una multa di 12mila euro, ma in attesa che la condanna diventasse definitiva - e quindi non più appellabile - D’Andrea è tornato in libertà. Fino a ieri, quando è stato di nuovo individuato e perquisito dai carabinieri che lo hanno nuovamente trovato in possesso di quasi un etto di hashish, oltre a materiale per il confezionamento della droga in dosi. Su disposizione del sostituto procuratore Maurizio Maria Cerrato si trova ora agli arresti domiciliari.

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