Celano, il dolore per Elisa e Dino

L'omicidio-suicidio ha turbato i festeggiamenti per i Santi Martiri

 CELANO. Stupore ma anche sgomento fra gli abitanti di Celano dopo il terribile fatto di cronaca che ha visto un uomo di 42 anni, Dino Stornelli, togliersi la vita dopo aver ucciso la moglie polacca a coltellate. In tanti conoscevano Halina Renata Kaminska - per tutti Elisa - la si vedeva tutti i giorni passare in piazza per raggiungere via Roma dove insieme a un socio gestiva un phone center. In tanti ricordano quella ragazza bionda arrivata dall'Est che si era subito integrata nella sua comunità di adozione e con i familiari del marito.  I celanesi ricordano Elisa come una ragazza altruista, sempre disposta ad aiutare gli stranieri che si trovavano in difficoltà.  Cercava di rendersi sempre utile, accompagnava ai servizi sociali quelle persone che ne avevano bisogno, molte volte era lei ad essere chiamata per fare da interprete sempre per dare una mano a qualcuno in difficoltà con l'italiano.  «Ho perso una sorella, oltre che una grande amica e un socio», ha detto Sergio Cotturone che con lei gestiva il phone center.  «Era una persona molto buona, sempre pronta a dare una mano a chi ne avesse avuto bisogno, altruista, veramente una splendida ragazza dal cuore d'oro».  Cotturone ora si chiede chi aiuterà ora il figlio di Halina auspicandosi un intervento non solo dell'intera comunità celanese, ma anche delle istituzioni.  «Una tragedia sì, ma i due da tempo avevano forti discussioni, tanto che proprio qualche giorno fa si era reso necessario chiamare i carabinieri che sono dovuti intervenire per evitare il peggio, tragedia che comunque a distanza di qualche giorno è accaduta», sottolinea Cotturone.  Una Celano incredula dopo questa tragedia, accaduta proprio durante la festa dei Santi Martiri.  Solo qualche ora prima Dino Stornelli aveva preso da bere in un locale in centro. «L'ho visto verso le 22,30», racconta Angiolino Ranalletta titolare del Bistrot, «è passato da noi, ha consumato e poi è andato via. Sono sconvolto», prosegue, «Dino aveva un carattere particolare certo, ma non avrei mai immaginato che potesse compiere un gesto simile non ho parole, quello che è accaduto è proprio assurdo».  Secondo il titolare, nulla dei suoi atteggiamenti lasciava trasparire anche minimamente quello che era in procinto di fare.  Il Bistrot è uno dei locali più attivi in questi giorni di festa e tante persone hanno riconosciuto Stornelli che di professione faceva il pavimentista.  «Dino era un gran lavoratore e una persona buona», dice Vittorio Beradicurti un amico di Stornelli, «di lui serberò sempre questo ricordo, era un tipo sensibile, forse proprio questa sensibilità lo ha portato a compiere questo gesto».

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