Dipendenti bacchettati

Cgil in campo contro Cialente

Angelucci: il sindaco è un moralizzatore d’altri tempi

L’AQUILA. Non è piaciuta ai sindacati la dura presa di posizione del sindaco Massimo Cialente sui comportamenti scorretti dei dipendenti comunali nei confronti dei cittadini.

Dopo la Uil, interviene anche la Cgil: «Cialente? Un moralizzatore d'altri tempi, peccato che i cittadini lo abbiano votato per fare altro», dice il segretario Cgil-funzione pubblica Dario Angelucci, «e che tra i suoi elettori ci sia anche un certo numero di dipendenti comunali. Il sindaco della città nel rapporto con i lavoratori dovrebbe, dunque, concentrarsi sulle questioni di sostanza e non solo di forma. Per esempio, se garantisse il dispiegarsi delle corrette relazioni sindacali, potremmo destinare una quota parte del fondo di produttività a un corso di bon ton, piuttosto che di “ricamo politico”. Invece tutto questo non accade e non importa se i lavoratori aspettano di poter disporre dei loro soldi. Chi può dirci», si chiede ancora Angelucci, «dove sono gli oltre 83mila euro sottratti al fondo di produttività del 2010? Quando potremo restituire dignità al lavoro dei dipendenti? Il sindaco CIalente può impegnarsi a garantire che le tredicesime vengano pagate per tempo? Il primo cittadino la smetta dunque con le accuse», conclude Angelucci, «e proceda con gli strumenti di cui dispone nella sua veste di sindaco della città capoluogo di regione». (r.s.)

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