Comitati e Comune, vertice sui progetti Snam 

Oggi l’assemblea a palazzo San Francesco, l’obiettivo resta lo stop all’avvio dei lavori della centrale

SULMONA. No alla realizzazione della centrale Snam e del metanodotto Sulmona-Foligno. Lo ribadiranno oggi alle 16, nell’aula consiliare di palazzo San Francesco, i comitati cittadini e l’amministrazione comunale, che faranno di tutto per impedire che l’opera venga realizzata. L’assemblea è organizzata congiuntamente dal Comune di Sulmona, dai comitati per l’ambiente e dal coordinamento No hub del gas. Sarà l’occasione per fare chiarezza «su tanti aspetti procedurali e di merito relativi alle due opere che recentemente da più parti vengono indicate come indispensabili per dare sicurezza al fabbisogno energetico del Paese», afferma il portavoce dei comitati Mario Pizzola. «In assemblea verranno approfondite le ragioni che dimostrano, attraverso i dati ufficiali della Snam e del governo, la totale inutilità della centrale e del metanodotto e la non realizzabilità del progetto che mira a trasformare l’Italia in un hub del gas a livello europeo». La Snam infatti, ha annunciato che dai primi di marzo inizierà i sondaggi preliminari, propedeutici all’avvio vero e proprio del cantiere della centrale di compressione che dovrebbe essere ultimata entro il 2027. Dal Comune fanno sapere che saranno confermate tutte le ragioni dell’opposizione all’opera «che sarà completata, salvo complicazioni, solo nel 2027, trasportando il metano che come tutte le fonti fossili, sarà dismesso entro il 2050, per effetto di accordi internazionali».
«L’opera progettata dalla Snam anche sul nostro territorio renderà l’Italia hub del gas e sempre più dipendente dai Paesi produttori, in balia delle vicissitudini della geopolitica globale», affermano gli assessori Catia Di Nisio e Attilio D’Andrea, «è il momento invece di investire seriamente sulle energie rinnovabili, specialmente sul nostro territorio– parte integrante di quella che è considerata la regione verde d’Europa – puntando su uno sviluppo ecosostenibile e seguendo gli esempi dei Paesi più all’avanguardia nella politica green». Sull’argomento è intervenuta anche la senatrice Gabriella Di Girolamo, capogruppo del M5S in commissione Ambiente e lavori pubblici: «È opportuno fare chiarezza sulla realizzazione del metanodotto e della centrale di spinta che Snam si appresta a realizzare su un territorio che ha sempre contestato tali progetti. Il premier Meloni ormai in più occasioni ha dichiarato l’intenzione di voler fare dell’Italia un hub del gas, chiarendo che di fatto non c’è alcun legame tra il conflitto in Ucraina e la necessità di implementare la rete dei gasdotti in Italia per garantire l’approvvigionamento energetico. Sarà interessante leggere le risposte di Snam», conclude Di Girolamo, «alle osservazioni avanzate nel dibattito promosso da Arera sull’utilità dell’opera e su quanto sia giusto e lecito che i cittadini paghino di tasca propria, su bollette già pesanti, i costi di un’opera che di strategico ha ben poco». (c.l.)
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