Dalla musica un aiuto per Onna

Iniziativa dell’ambasciata tedesca in Italia Michael Steiner: «Dal lutto e dal dolore nascono la fiducia e la gioia della rinascita»

ilcentro Extra - Il giornale in edicola
ROMA. I saluti di Papa Benedetto XVI e del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il discorso commosso dell’ambasciatore tedesco in Italia Michael Steiner (che fra pochi giorni assumerà l’importante incarico di inviato speciale del suo governo in Afghanistan). La presenza di rappresentanti delle istituzioni a partire dal sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta. Tutti per dare sostegno concreto alla ricostruzione di Onna, paese simbolo del terremoto.

L’evento - che ha raccolto tante persone mercoledì sera nella basilica di Santa Maria Maggiore a Roma - è stato il concerto organizzato dall’ambasciata tedesca in Italia a favore degli onnesi. Sul palco il Munchener Bach-Chor e il Bach Collegium Munchen che hanno eseguito la Messa in Do minore di Mozart. La direzione è stata del maestro bavarese Hans Jorg Albrecht. Presente anche una folta rappresentanza di onnesi guidata dal presidente della Onna Onlus Franco Papola. Fra gli ospiti l’onorevole Francesco Rutelli e il sindaco di Roma Gianni Alemanno. Il messaggio di saluto del Papa è stato letto dal padrone di casa, il cardinale arciprete Bernard Francis Law.

Il presidente Napolitano nel suo messaggio ha sottolineato come «l’impegno tedesco per la ricostruzione della cittadina di Onna rappresenta un segno tangibile dei profondi legami di amicizia esistenti tra il nostro paese e la Germania e della loro ferma volontà di operare insieme per un futuro di pace e di sviluppo nel quadro di un’Unione europea solidale e vicina ai cittadini. Il concerto é un’occasione importante per rinnovare il nostro comune e indissolubile impegno per la memoria, onorando le vittime e offrendo una viva testimonianza di fratellanza e umana solidarietà».

Va ricordato che l’interesse e l’aiuto nei confronti di Onna da parte dell’ambasciata tedesca è nato nel ricordo di quanto accadde nel giugno 1944. L’esercito tedesco in ritirata si rese responsabile della morte di 17 onnesi e della distruzione del paese. Un saluto è giunto anche dal presidente federale Horst Koler il quale ha voluto sottolineare come «gli europei in tempi difficili sono solidali gli uni con gli altri».
L’ambasciatore Steiner prima dell’inizio del concerto si è rivolto così agli ospiti e agli onnesi:

«Eminenze, eccellenze, amici, cari onnesi, la Pasqua è dolore e morte, ma anche il loro superamento e la gioia della rinascita. Ieri era la notte del dolore e del ricordo. Del ricordo della morte, della distruzione. Dopo una catastrofe come quella di un anno fa il peso del dolore è forte. Non dobbiamo, non possiamo togliere questo peso alle famiglie colpite. Ma possiamo cercare di portarlo insieme. Come? Con la nostra solidarietà. Con il nostro aiuto. Nell’essere qua. In verità, questo è un regalo che facciamo a noi stessi. In particolare se si ha un tragico legame storico, come c’è tra noi tedeschi e Onna. Nella dura notte di ieri a Onna abbiamo anche posato la prima pietra della nuova “Casa Onna”. Ricostruiamo inoltre la vecchia chiesa del borgo. E stiamo realizzando assieme agli Onnesi il masterplan per la rinascita di Onna. E questa sera abbiamo qualcosa di speciale. Un concerto. Un concerto di beneficenza del famoso Munchener Bach-Chor insieme al Bach Collegium, provenienti dalla mia città natale, Monaco. Sono molto felice che grazie alla generosità dei donatori e di voi tutti abbiamo potuto raccogliere per Onna molto più di quanto avessimo sperato.

Sono altresì felice che i nostri cari amici di Onna, siano qui con noi stasera. Cari amici, se abbiamo potuto realizzare questo memorabile concerto lo dobbiamo a molti: alle due fondazioni Europamusicale e Fondazione Pro Musica e Arte Sacra; ai tanti sponsor che hanno sostenuto così generosamente questo concerto; al cardinale Bernard Francis Law, che ci ospita in questo luogo magnifico. Ora scopriamo come questa Grande Messa di Mozart contenga tutti i sentimenti e le esperienze che abbiamo riprovato in questi giorni di Pasqua e dell’anniversario del sisma: il lutto, il dolore, la morte, la distruzione. Ma soprattutto il loro superamento, la fiducia e la gioia della rinascita».

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