Droga a scuola e sotto i portici, 19 arresti

Lo stupefacente arrivava da Scampia, Roma e Perugia. Grasso: preoccupa la diffusione di «amnesia» tra minorenni

L’AQUILA. Spacciavano nelle scuole, nei pressi di centri commerciali, nelle nicchie della scalinata di San Bernardino, a Collebrincioni, nei pressi della fermata bus sulla statale 17 Ovest e in altre zone dell’Aquilano quali Tussio o San Pio delle Camere e Paganica. La polizia, con 19 arresti e alcuni indagati, ha stroncato questo traffico di cocaina, anfetamine, marijuana e hascisc che arrivava da Roma, Napoli (Scampia e Secondigliano) e Perugia. Ma ieri nel corso della conferenza stampa il dirigente della squadra Mobile Maurilio Grasso ha evidenziato che il consumo è comunque in aumento e desta preoccupazione il fatto che si stia diffondendo tra i più giovani, anche minorenni, il consumo di amnesia, un allucinogeno simile alla marijuana ma ritenuto molto pericoloso.

GLI ARRESTATI. In manette sono finiti Stepan Karp, 21 anni, ucraino domiciliato all’Aquila; Davide Celletti (20), nato in Colombia e residente all’Aquila; Elis Llambi (24), albanese domiciliato all’Aquila; Denis Nukaj (28), albanese domiciliato all’Aquila; Elton Llanaj (33), nato in Albania e residente a Perugia; Claudio Matuozzo (44), nato a Napoli, residente a Popoli e domiciliato a Tussio, frazione di Prata d’Ansidonia; Patrizio Andolfi (37), nato e residente a Napoli; Redon Bega (23), albanese domiciliato a Roma. Arresti domiciliari, invece, per Mirco De Meo (27), residente a Paganica; Francesca Gallucci (21) aquilana residente a Coppito; Daniele Lucciola (23), nato a Cassino e residente a San Giorgio a Liri (Frosinone); Antonio Assettati (33), nato a Bucarest e residente a Roma; Nedy Munoz Trujllo (43), nata in Colombia e domiciliata all’Aquila; Fabrizio Pimpo (51), aquilano residente nella frazione di Tempera; Vincenzo Paolo Bevilacqua (23), nato e residente a Roma; Luigi Troise (38), nato a Napoli e domiciliato a Tussio di Prata d’Ansidonia. Raggiunti infine dalla misura dell’obbligo di dimora: Andrea Barone (21), aquilano residente nella frazione di Aragno; Marcello Sardella (20), nato e residente all’Aquila, Estefan Antony Martinez Mestra (20), colombiano residente all’Aquila. Respinta la richiesta di obbligo di presentazione alla pg per il 21enne aquilano Danilo Ciampa. «L’attività di indagine», ha detto Grasso, «ha evidenziato il consumo tra i giovani anche di droghe come la cocaina e pasticche di metanfetamine». Le successive perquisizioni hanno permesso di rinvenire quantitativi minimi di hascisc, marijuana, 2500 euro di denaro contante, presunto guadagno dello spaccio, e due spade non regolarmente tenute. Grasso ha detto anche che difficilmente in città vi sarà un sequestro di grandi quantitativi di droga ma nel corso di queste operazioni ci sono stati diversi sequestri anche di due chilogrammi di stupefacente. La cocaina è quella più costosa, con cento euro al grammo, mentre per le altre sostanze il tariffario è assai più basso.

LE INDAGINI. L’operazione della sezione narcotici della Mobile è stata denominata «Drugs in the city» e trae spunto da un’attività investigativa a carico di Stepan Karp e la convivente Francesca Gallucci, cosa che ha permesso di capire i canali di smercio e approvvigionamento. Il primo canale di rifornimento è rappresentato da Ellis Llambi, Nedy Munoz Trujllo e Denis Nukaj. Il secondo canale di rifornimenti è aquilano-napoletano ed è rappresentato da Claudio Matuozzo, Luigi Troise e Patrizio Andolfi, residente a Secondigliano e Fabrizio Pimpo che vive a Tempera. Questo canale si è scoperto anche indagando su Celletti (noto alle cronache per essere uno dei ladri, reo confesso, della reliquia di Papa Wojtyla nel santuario della Jenca). Dalle intercettazioni a suo carico per quel reato si sono potute apprendere molte informazioni in tema di spaccio.

Il terzo canale di rifornimento è romano e rappresentato da Redon Brega e dal suo amico Antonio Assettati. Un esempio: dalla lettura di alcuni sms si è appreso che Assettati forniva a Karp l’orario di arrivo e il luogo dove scendere dal bus in arrivo dalla Capitale, ovvero nei pressi di un supermercato vicino alla fermata del bus per poi ripartire. Poi, almeno una volta, Karp e la Gallucci sono andati a Roma per prelevare un chilo di marijuana.

Nel corso delle indagini si è appreso che molte informazioni sono arrivate agli investigatori tramite le dichiarazioni fornite da alcuni tra i numerosi assuntori, uno dei quali, per esempio, ha affermato di avere ricevuto da Pimpo (un indagato soprannominato «Craxi» per una vaga rassomiglianza con l’ex presidente del Consiglio) quantitativi «di una o due canne per volta».

Gli ordini di custodia cautelare, dopo quasi un anno di indagine, sono stati firmati dal giudice per le indagini preliminari del tribunale Giuseppe Romano Gargarella su richiesta del sostituto procuratore Roberta D’Avolio. Forse la prossima settimana si terranno gli interrogatori di garanzia. Gli arresti (per coloro che sono finiti in carcere) sono stati motivati in riferimento a persone ritenute dal gip «di elevatissima pericolosità sociale e con una spiccata tendenza a delinquere».

Gli arresti domiciliari sono stati concessi alla Gallucci anche «in relazione allo stato di gravidanza in cui versa».

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