Eremo di Sant’Onofrio, riaperto il sentiero 

Ma rimane chiuso il piazzale dello chalet dove i lavori non sono ultimati. Resta l’incognita gestione

SULMONA. Riaperto il sentiero che conduce all’eremo di Sant’Onofrio. Da ieri, dopo oltre un anno di attesa, turisti, fedeli ed appassionati delle escursioni in montagna possono tornare ad inerpicarsi sul sentiero risistemato e reso meno pericoloso e sconnesso dall’intervento di messa in sicurezza che è stato eseguito nel corso degli ultimi mesi. La sollecitazione a riaprire l’accesso all’eremo era arrivata anche dall’amministrazione comunale, dopo le tante proteste arrivate ai responsabili del Quarto settore di palazzo San Francesco. E la ditta esecutrice dei lavori per non inasprire ancora di più una situazione già piuttosto complicata, ha deciso di spostare più avanti il cancello del cantiere, liberando così l’accesso al sentiero e quindi all’eremo di Celestino V. Una bella notizia che però contrasta con il piazzale dello chalet, ancora chiuso per lavori in corso. L’area, molto amata e frequentata dai residenti delle frazioni pedemontane, e non solo, è ancora oggetto di lavori, anche se appaiono in via di ultimazione.
Il piazzale, che è stato rivoluzionato rispetto a prima, è stato ultimato. Mancano solo alcuni particolari come la sistemazione della copertura del belvedere e la piantumazione delle specie botaniche che caratterizzano la zona ai piedi del monte Morrone. Poi sarà riaperto anche quello. I lavori dovevano essere riconsegnati alla fine del mese di maggio, ma alcuni contrattempi hanno costretto ad allungare ancora di qualche settimana la riapertura dell’area che dovrà essere data in gestione dal Comune. Anche per non lasciare il piazzale e lo chalet in mano ai soliti vandali che, nel passato, in più di una occasione, si erano resi protagonisti di raid notturni, danneggiando soprattutto lo chalet, che nel nuovo progetto dovrà fungere da infopoint e da punto di ristoro. L’associazione Celestiniana, che negli ultimi anni ha gestito l’intera area, sarebbe pronta a rinnovare la convenzione che permetterebbe un controllo costante sia del piazzale che di tutti i nuovi arredi di cui è stata dotata l’area dello chalet. (c.l.)
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