Ex Gave, ridotto il valore di vendita

Castel di Sangro, Murolo: «Serve liquidità per potenziare l’ospedale». Il Pd critica: «Non va ceduto»

CASTEL DI SANGRO. La vendita dei locali dell’ex Gave di Castel di Sangro, che avrebbero dovuto ospitare i servizi sanitari territoriali, avverrà a un prezzo più basso di quello preventivato. Non più dunque un milione e 450mila euro, ma una cifra inferiore di centomila euro in modo da ottenere, in tempi brevi, la liquidità necessaria da investire in alcuni interventi di potenziamento dell’ospedale. «Considerato il periodo di crisi che sta interessando il settore immobiliare», ha spiegato durante il consiglio il sindaco Umberto Murolo, «è opportuno ritenere congruo, per un esito positivo della gara, un valore intermedio dell’immobile pari a 1 milione e 350mila euro». Le somme derivanti dalla vendita, possibile a seguito di un accordo con la Asl, proprietaria della struttura, verranno utilizzate per il potenziamento dell’ospedale di Castel di Sangro e, in particolare, per la realizzazione di servizi professionali a pagamento. La vendita dell’ex-Gave continua però a non essere gradita a molti ed in particolare dal Pd di Castel di Sangro. La legge regionale 49 permette di realizzare un incremento della struttura esistente per circa 10mila metri cubi, mentre il Pd aveva proposto di ospitare i servizi sanitari in un'unica struttura con un risparmio di 17mila euro. Inoltre, la posizione centrale dell’ex Gave, vicina al centro urbano e al terminal degli autobus sarebbe stata, secondo il Pd, la più idonea ad ospitare quei servizi sanitari che invece vogliono essere delocalizzati.

Claudia Sette

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