Fiera di Pietraquaria per 15mila Pienone nell’area cibo in piazza 

Bancarelle, ma anche artisti di strada e giostre per i più piccoli. Controlli sull’uso della mascherina Masci (Cidec): «L’aumento degli stalli ha pesato sugli ambulanti». Verdecchia: «Il centro si è rianimato»

AVEZZANO. Il centro città si ripopola con la fiera del 25 aprile. Sono tornati gli stand di oggettistica, abbigliamento e prodotti alimentari ad animare via Corradini e le strade limitrofe per il tradizionale appuntamento che apre i festeggiamenti in onore della Madonna di Pietraquaria. Un appuntamento che mancava da due anni e che, nonostante le restrizioni, ha richiamato circa 15mila persone durante tutto l’arco della giornata.
IL PERCORSO
Da ieri mattina alle 8 via Corradini (dall’incrocio con via Garibaldi, fino all’incrocio con via Salto), via Cataldi, via Mazzini, via Trieste e via Trento e tutta piazza della Repubblica sono state chiuse al traffico per permettere il posizionamento dei 93 stand che avevano prenotato il loro posto. Gli ambulanti si sono posizionati a distanza di almeno un metro l’uno dall'altro in base a quanto previsto dal comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. Non è stata occupata via Mazzini e neanche l’ultimo tratto via Corradini. Nei 12mila metri quadrati di fiera è stata sistemata la cartellonistica per indicare il percorso e le varie vie di fuga. Tutte le strade di ingresso alla zona delle bancarelle sono state chiuse con delle vele alla luce delle norme anti-terrorismo.
L'EVENTO
Non solo stand, ma anche animazione e le giostre in piazza Risorgimento per la gioia dei più piccoli. «Gli ambulanti prenotati erano 93 e si sono presentati tutti quanti», ha commentato Roberta Masci di Cidec, «non ci sono stati buchi anche perché dopo due anni era normale che c’era voglia di ripartire. La mattina c’è stata molta gente e in tanti hanno comprato, il pomeriggio, invece, meno acquisti e più passeggio. Purtroppo la crisi si fa sentire, poi anche l’aumento del prezzo degli stalli non è stata una passeggiata. Quella che ha funzionato molto è stata l’area food in piazza della Repubblica che ha tirato tanto rispetto agli anni passati perché c’era più offerta ed era concentrata tutta in una zona, a parte qualche banco sporadico lungo il percorso. Per il futuro si dovrebbe sicuramente pensare di arricchire l’area di piazza della Repubblica e di concentrare lì tutti gli stand culinari», ha concluso Roberta Masci.
I CONTROLLI
L’obbligo delle mascherine nell’area della fiera, richiesto dal comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza e regolato da un’apposita ordinanza del sindaco facente funzioni, Domenico Di Berardino, non è stata rispettata alla lettera. Secondo l’assessore alla Polizia locale, Roberto Verdecchia, «l’80 per cento indossava la mascherina, al restante 20 per cento sono stati fatti più volte inviti e sollecitazioni da parte degli agenti della polizia locale e delle altre forze che controllavano il regolare svolgimento dell’evento e subito l’hanno indossata. È chiaro che non si poteva pretendere il 100 per cento vista anche la portata dell’evento e le oltre 15mila presenze, distribuite su tutto l’arco della giornata». Nella fiera, dove non sono mancati momenti di aggregazione in piazza Risorgimento con l’esibizione degli artisti di strada, l’ambulanza ha soccorso una persona che aveva accusato un malore.
«È tornata la gente in centro e questo è un dato di fatto», ha concluso Verdecchia. «Tutti gli ambulanti che avevano prenotato il loro posto sono stati presenti e tutto ha funzionato alla perfezione. La città è stata trovata pulita e sarà rilasciata pulita. Va premiato il lavoro degli uffici che per un mese e mezzo hanno permesso tutto questo».
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