Folla per l’ultima lezione del prof Tarquinio 

Commozione ai funerali del musicologo e docente morto a 61 anni. In lacrime gli allievi e i colleghi

AVEZZANO. Una folla composta e commossa ieri, nella cattedrale di Avezzano, ha reso l’ultimo saluto al professor Gianluca Tarquinio, «uomo intelligente e dall’ironia garbata» come lo ricordano gli amici dell’Archeoclub, scomparso a 61 anni.
Una chiesa gremita ha accolto il feretro stringendosi al dolore della moglie Nunzia Notarantonio, insegnante all’istituto comprensivo di Celano, e all’unica figlia Sveva. C’erano gli amici della Pro loco e tanti esponenti del mondo scolastico marsicano, tra cui docenti e studenti della Vivenza con gli occhi colmi di lacrime per l’amato e stimato prof di musica. «La vostra numerosa presenza testimonia l’impegno di Gianluca nella vita sociale, culturale ed educativa», ha detto don Claide Berardi nell’omelia. «Sapeva guardare oltre, e attraverso la bellezza della musica e dell’arte ha colto le cose che realmente contano. La speranza è che la sua ricerca dell’oltre si sia compiuta nella bellezza eterna e senza fine che è Dio». «Non sei mai arrivato in anticipo, che bisogno c’era di farlo adesso?», chiede il professor Ilio Leonio all’amico e collega scomparso. «Siamo qui per accompagnarti in questo viaggio, ma non sarà l’ultimo perché il tuo insegnamento continuerà a guidarci nei sentieri della cultura che percorreremo insieme». «La tua vita è stata come una composizione musicale, ora ti immaginiamo cavalcare le nuvole suonando con gli angeli», è il ricordo degli amati studenti.
Hanno reso omaggio al docente tutte le agenzie musicali e culturali della Marsica presenti ai funerali, mentre messaggi di cordoglio sono giunti dalla comunità di Pescasseroli e dal professor Raffaele Colapietra.(r.rs.)
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